Garibaldi: "Bilanci, pareggi solo sulla carta e sanità bloccata"
Il consigliere regionale PD critica scelte e modus operandi della Regione

Martedì si terrà in consiglio regionale una lunga discussione sul bilancio. "Se si può sintetizzare con una battuta, non è tutto oro quel che luccica. Dagli investimenti passati, delle risorse enormi gestite per l'emergenza covid, e delle promesse di interventi, sembrerebbe di trovarsi di fronte ad un quadro di ripresa, e invece, come sempre, la situazione è molto più di facciata rispetto a quanto si vuole fare vedere": a dichiararlo, il consigliere del PD Luca Garibaldi.
"Non c'è nulla da festeggiare"
In consiglio si voteranno il Rendiconto 2020, l'assestamento di bilancio, il Documento di Economia e Finanza Regionale e alcune misure per la resilienza ligure. "Dietro alle tecnicalità però, ci sono le scelte politiche dello scorso anno e le prime misure per il rilancio della nostra Regione".
Continua Garibaldi:
"Il caso più eclatante è la sanità. Negli scorsi giorni la Regione ha annunciato di aver azzerato il disavanzo in sanità nel 2020, in maniera trionfalistica. In realtà si tratta solo di un artificio contabile. Perchè nel 2020 la sanità, al netto dell'emergenza COVID, ha visto un calo di prestazioni ed esami drastico. Sono aumentati grazie al Governo i fondi per la sanità, quelli per l'emergenza, e quindi, con i costi diminuiti, si è raggiunto un pareggio. Che la giunta sa che si tratta di un caso, visto che stanzia circa 50 milioni di euro per il 2021, per recuperare il disavanzo che si creerà nei prossimi mesi di attività ordinaria. Un gioco delle tre carte.
Il buco in sanità sarà pure chiuso, ma non c'è nulla da festeggiare, visto che gli esami e le prestazioni sono ferme e la sanità è bloccata. Provate a prenotare un esame, e vedete a quando vi rimanderanno. Nel frattempo restano non utilizzati oltre 30 milioni di euro per il recupero delle liste d'attesa, che forse, ripartiranno a settembre.
Ma anche sul resto del bilancio la situazione non è rosea. Abbiamo proposto una serie di iniziative che vanno dalla scuola (su cui l'Assessore Cavo non si sta muovendo minimamente) alla sanità, alla salute mentale, all'ambiente, per correggere alcune storture di una ripresa che rischia, come sempre, di essere a due velocità, tra chi può e chi non può.