La stagione della caccia
Il Levante detiene il contigente di capi abbattibili più alto di tutta la Regione

Domenica 3 ottobre si è aperta la stagione della caccia al cinghiale in Liguria e quest’anno, è proprio il caso di dirlo, in molti ne aspettavano l’inizio. L’invasione dei cinghiali, che spinti dai lupi, dalle colline scendono fino sulla costa e in città, è ormai un fenomeno quotidiano, cui la caccia fa da argine, anche se parziale. Motivati da questo stato di cose, oltre che dalla passione, «le squadre del Levante sono uscite quasi al completo, nonostante i boschi ancora ricchi di foglie e la presenza di tanti fungaioli», riferiscono dall’Ambito Territoriale di Caccia Genova 2. Del resto, nell’Atc del Levante il contigente di animali abbattibili è salito da 4038 a 4228 capi, il più alto da Ventimiglia a Sarzana. A Leivi le battute si concentrano, principalmente, a San Rufino, al Curlo e sul versante al confine con Carasco; a Cogorno nei boschi di Tolceto, Breccanecca e sul Massiccio del San Giacomo-Capenardo. L’attività venatoria si svolge sulla base della normativa regionale di riferimento, che stabilisce i documenti necessari, il calmiere giornaliero, le distanze di rispetto dalle abitazioni, nonchè giorni e orari (mercoledì e domenica, da un’ora prima dell’alba a un’ora prima del tramonto). La stagione della caccia al cinghiale proseguirà fino a fine gennaio, toccando il culmine a partire da novembre grazie all’abbassamento progressivo delle temperature.