Presentato il libro di Giorgio Pagano "Sao Tomè e Principe - Diario do centro do mundo"

In occasione della presentazione del libro è stata inaugurata nell’Atrio del Palazzo Comunale, la connessa mostra fotografica.

Presentato il libro di Giorgio Pagano "Sao Tomè e Principe - Diario do centro do mundo"
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La presentazione del libro di Giorgio Pagano è avvenuta nella sala consiliare del Palazzo comunale di Chiavari

Il libro di Giorgio Pagano, diario della sua Africa

Edito dalle Edizioni Cinque Terre, il libro contiene il Diario dell’esperienza di Pagano come cooperante nelle isole di Sao Tomé e Principe nel periodo tra il 2015 e il 2016. Rappresenta, inoltre, un reportage fotografico sulle “isole al centro del mondo”, con 115 immagini. In occasione della presentazione, avvenuta a Palazzo Bianco nel pomeriggio di venerdì 15 settembre, inaugurata nell’Atrio del Palazzo Comunale la connessa mostra fotografica. La mostra sarà visitabile fino a lunedì 25 settembre, con orario dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 13.30. Il lunedì e il mercoledì possibile visitarla anche al pomeriggio, dalle ore 14 alle ore 17.30.

Diverse le personalità intervenute alla presentazione

Alla presentazione, oltre all'autore, sono intervenuti il Vicesindaco di Chiavari Silvia Stanig, Marco Branchetti dell’Associazione di cultura politica Il Bandolo, Alessandra Governa della Cooperativa Zucchero Amaro e Sergio Schintu, segretario di Januaforum. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Chiavari, dalla Cooperativa Zucchero Amaro, dall’Associazione di cultura politica Il Bandolo e dall’Associazione Januaforum.

"L'Africa è sempre più nostra"

“Le migrazioni, la globalizzazione e la crisi economica, il terrorismo jihadista - scrive Pagano -. Tutto spinge a superare i confini, a rendere permeabili le frontiere, a unire Europa e Africa. L’Europa non può più essere altra rispetto all’Africa, e viceversa. I destini sono interconnessi, il rapporto è e sarà sempre più stretto, tra grandi difficoltà e altrettanto grandi opportunità. L’Africa è il nostro grande Sud, l’Europa è il grande Nord dell’Africa… Il grande obbiettivo, ‘in direzione ostinata e contraria’, è quello di un’Africa che vinca la povertà senza subire le ferite irreversibili dell’invasione ‘sviluppista’. "

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