Balneari, Carannante plaude alla revoca delle concessioni
"La proroga al 2033 - afferma - impediva a chiunque volesse entrare nel settore di farlo"

Il Comitato Spiagge libere- mare pulito saluta con interesse le sentenze 17 e 18 pubblicate con l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, rimarcando «l’eccezionale capacità attrattiva del patrimonio costiero nazionale», che ha affermato che «la perdurante assenza (nonostante i ripetuti annunci di un intervento legislativo di riforma, mai però attuato) di un’organica disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime genera una situazione di grave contrarietà con le regole a tutela della concorrenza imposte dal diritto dell’UE, perché consente proroghe automatiche e generalizzate delle attuali concessioni (l’ultima, peraltro, della durata abnorme, sino al 31 dicembre 2033), così impedendo a chiunque voglia entrare nel settore di farlo».
No alle proroghe
«Molto spesso in Liguria - afferma per il Comitato Andrea Carannante - come nel resto dell’Italia si sono spesso confuse le concessioni con la proprietà privata e ci auguriamo che questa sentenza aiuti a capire questo concetto elementare e democratico».