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Bud Spencer: il fumetto del rapallese Roberto Lauciello è tutto da scoprire

C'è anche un po' di Levante ligure nel nuovo e appassionante lavoro dedicato al “gigante buono”

Bud Spencer: il fumetto del rapallese Roberto Lauciello è tutto da scoprire
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Si chiama semplicemente “Bud Spencer” ma è più di un semplice fumetto: è un vero e proprio viaggio dentro un uomo, l’“altro” Bud Spencer, quello fuori dai riflettori. Un ritratto insolito, emerso grazie alla penna di Marco Sonseri e alla matita del “nostro” rapallese Roberto Lauciello (nella foto, in primo piano) che da anni si occupa di illustrazione e fumetto collaborando con diversi prestigiosi editori italian, oltre ad essere dal 2012 anche docente alla Genoa Comics Academy.

Il fumetto ha esordito il giorno del compleanno di Bud Spencer

Il nuovo lavoro edito da Renoir Comcis ha fatto il suo esordio al Lucca Comis il 31 ottobre. «E senza saperlo, l’abbiamo presentato proprio il giorno del compleanno di Bud Spencer», ci racconta Lauciello. «E’ stato un onore aver potuto disegnare questa storia, provo onore ma anche una sana “fifa” perché Bud Spencer è un personaggio amato e conosciuto non solo in Italia, ma anche all’estero. Sento un senso di grande responsabilità nell’aver fatto questo lavoro, e spero venga apprezzato».

Chi si aspetta la storia didascalica della vita di Carlo Pedersoli, però, troverà altro. Perché “Bud Spencer” è la vita “prima” dei riflettori: non solo l’altra vita del nuotatore, ma anche dell’appassionato ballerino (di musica brasiliana), del pianista, del compositore, dell’artista. «Nel disegnarlo anche io ho riscoperto un Bud per me inedito: era veramente una persona versatile, colta e di cuore. Nel processo di realizzazione del fumetto, dovendo rappresentare diverse fasi della vita di Bud, ho dovuto disegnarlo sempre diverso: giovane e magro, bambino, atletico, robusto, grasso, e poi ancora più grasso, senza barba, con la barba.... Insomma, tanti personaggi in uno!».

Nel fumetto c’è anche un bambino che accompagna sempre Bud: «Un po’ mi sono ispirato al film “Uno sceriffo molto extraterrestre... poco extra e molto terreste”, un po’... ricorda me da bambino. Ho ricordi splendidi con il mio papà davanti alla tv a guardare i suoi film: anche a lui ho dedicato questo lavoro».

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