Ancora un anno senza Zabaionata, gli auspici degli "Ommi de Ruinà" per l'anno nuovo
Salta per il secondo anno consecutivo uno degli eventi più attesi del Capodanno nel levante
Gli "Ommi de Ruinà" si aggirano sulla piazza di San Giacomo a Rupinaro quasi disorientati: quello che era il loro "regno" e che per decenni vedeva, ogni 31 dicembre, i fervidi preparativi della zabaionata di Capodanno, anche quest'anno è deserto, occupato solo da qualche auto e dal tendone installato dalla parrocchia per i fedeli.
Doccia fredda
Ci avevano sperato, fino a qualche settimana fa: avevano istruito le pratiche necessarie, cercato gli ingredienti, organizzato riunioni preparatorie. Il successo della Castagnata di ottobre aveva lasciato sperare che il peggio fosse ormai alle spalle. Poi la doccia fredda di Omicron e dell'aumento di contagi: quando è arrivato il decreto che ha bloccato ogni veglione all'aperto, il Gruppo aveva già deciso da giorni di rinunciare.
"In un'occasione di festa come il Capodanno l'assembramento è praticamente inevitabile - dicono i responsabili - e avevamo già deciso di rinunciare di fronte alla recrudescenza del contagio. Purtroppo è il secondo anno di fila che Chiavari perde una delle sue manifestazioni tradizionali, e viene meno anche l'occasione per iniziare l'anno con un gesto di beneficenza". Il ricavato della Zabaionata infatti è sempre stato devoluto al Villaggio del Ragazzo di don Nando. Ora l'auspiscio è che si tratti dell'ultimo anno di "stop" per gli indomiti soci, giovani e meno giovani, del gruppo "Pino Solari": "Auguriamo a tutti gli amici che ci sarebbero venuti a trovare la notte di Capodanno un 2022 di salute e serenità - concludono - con la speranza, forte più che mai, di rivederci davvero per festeggiare insieme il 2023, brindando...con una tazza fumante di zabaione".