Lavagna

"Nuova pista ciclabile, un'occasione mancata"

Officina Lavagnese critica la mancanza di condivisione dell'amministrazione

"Nuova pista ciclabile, un'occasione mancata"
Pubblicato:

"Un progetto così importante andava prima condiviso"

Nuova pista ciclabile a Lavagna, arrivano le critiche di Officina Lavagnese.

Scrive il gruppo di opposizione:

"Nella seconda metà del mese di gennaio abbiamo assistito all’apertura dei primi cantieri, sull’Aurelia e successivamente in corso Buenos Aires, per la realizzazione della pista ciclabile che dovrebbe collegare il ponte della Pace, al confine di Chiavari, con la stazione di Cavi, passando attraverso pz. Taviani, corso Genova, pz. Adriano V, corso Buenos Aires, pz. Cordeviola, il centro storico fino a pz. della Libertà, il lungomare Labonia fino al Parco del Cotonificio e poi lungo tutta l’Aurelia.

Un progetto importante, finanziato dalla Città Metropolitana, il cui costo complessivo ammonta a 925mila euro. Un progetto ambizioso e sicuramente condivisibile nelle sue intenzioni di creare dei percorsi ciclo-pedonali sicuri che si pongano come vere alternative all’uso delle auto.
Purtroppo, come Officina Lavagnese, dobbiamo registrare, ancora una volta, il metodo utilizzato dall’Amministrazione comunale che ha posto la città di fronte al “fatto compiuto”, di fronte ad un progetto che è nato dalla concertazione di pochi.

Un progetto così importante che si sviluppa longitudinalmente attraversando tutto il nostro territorio avrebbe, a nostro avviso, meritato una maggiore partecipazione della cittadinanza nella fase propositiva. Avremmo gradito anche noi, come opposizioni, poter dare un nostro piccolo contributo di idee. Abbiamo potuto verificare che anche le associazioni che si occupano di mobilità sostenibile sul territorio non sono state coinvolte nella fase propositiva.
Peccato! Un’altra occasione persa!

E purtroppo i risultati si vedono in molte parti del progetto:
nella maggior parte dei tratti, in particolare sull’Aurelia la pista ha dimensioni decisamente insufficienti (1,50 m complessivi) per contenere le due corsie, è contemporaneamente adibita al transito delle bici e dei pedoni, convive con i parcheggi a lato, per cui ogni apertura di portiera è occasione di pericolo per i ciclisti
richiede spostamento ed adattamento delle fermate del trasporto urbano e dei sottopassi di accesso alle spiagge.
Costringe in alcune zone della città (es. corso Buenos Aires) ad un restringimento notevole del marciapiede".

Officina Lavagnese si domanda se, anche attraverso un maggior confronto pubblico, non potessero essere scelti percorsi in parte alternativi, utilizzando maggiormente le aree disponibili della piastra sul porto e sulle passeggiate a mare, prevedendo un progetto più ampio che, tenendo anche conto della vicina scadenza delle concessioni balneari, fornisse una soluzione globale della sistemazione del litorale comprendente anche il collegamento delle due passeggiate di Cavi e di Lavagna con annessa pista ciclabile.

"Invece -continuano- quanto verrà realizzato non sarà in grado di rispondere ai necessari requisiti di sicurezza richiesti dalle normative e richiederà nuovi costosi interventi nel caso si dovesse realizzare la tanto attesa pista ciclabile del Tirreno".

Seguici sui nostri canali