Obbligo di derattizzazione, il sindaco Gandolfo firma l'ordinanza
Le sanzioni, in caso di derattizzazione non eseguita o non effettuata in maniera conforme, vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.

Tutti i titolari di immobili a maggiore rischio di infestazione da parte dei topi dovranno provvedere a cicli di derattizzazione degli ambienti ed, eventualmente, intensificare gli interventi. L'ordinanza in materia, firmata dal sindaco Carlo Gandolfo, dispone che entro un anno dalla data 3 febbraio si provveda "ad almeno tre trattamenti ad intervalli non inferiori a giorni 120 l'uno dall'altro, alla derattizzazione dei luoghi e degli spazi che, di norma, sono ricetto dei ratti". Le disposizioni riguardano nello specifico i proprietari di beni immobili pubblici e privati, gli amministratori di condominio, i proprietari, titolari o gestori di attività della filiera alimentare. I privati devono dimostrare "l'avvenuta derattizzazione o mediante l'attestazione di una ditta specializzata nel settore o, in caso di derattizzazione effettuata direttamente, mediante dichiarazione debitamente sottoscritta", presentata in Comune entro 15 giorni dall'operazione compiuta.
"Il Comune, da parte sua, provvedere a tutte quelle azioni di contenimento di topi e ratti nelle aree di propria competenza - chiarisce il sindaco Carlo Gandolfo - secondo una specifica programmazione e con particolare attenzione per la zona costiera. Senza il coinvolgimento dei privati lo sforzo che stiamo mettendo in campo è nullo. È per questo motivo che potranno anche essere effettuate verifiche a cura del Comando di Polizia Locale. Si deve lavorare tutti insieme per avere una città pulita e accogliente". Le sanzioni, in caso di derattizzazione non eseguita o non effettuata in maniera conforme, vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.