Kiev, non si hanno più notizie di Andrea Cisternino, il fotografo che salva i randagi dalla guerra
L'ultimo post venerdì pomeriggio su Facebook, poi il buio. L'uomo è molto conosciuto anche nel Levante per la sua attività

Non si hanno più notizie da ieri di Andrea Cisternino, il fotografo italiano che vive a Kiev, dove gestisce il rifugio Italia KJ2 per salvare animali da maltrattamento e abbandono. Anche nei giorni della guerra Cisternino ha continuato a offrire ospitalità ai tanti randagi in fuga dalla guerra, spaventati dalle esplosioni. Il suo ultimo post su Facebook venerdì 25 febbraio alle 16.44:
Ciao eccomi qui, stiamo tutto sommato bene anche se sparano, alle 18.25 circa, se tutto e' ok saro' alla Vita in Diretta.
Scusate ma non riesco a leggere tutte le decine di vostri messaggi, cmq GRAZIE di pensare a noi.
Da allora, più nulla: sono centinaia le messaggi di amici e sostenitori che provano a contattarlo senza esito. L'ipotesi più plausibile è che siano state bombardate le linee e quindi Cisternino sia isolato. Ma l'ansia cresce.
Una vita per gli animali
Andrea Cisternino ha sacrificato tutta la sua vita per aiutare gli animali, e da oltre dieci anni gestisce il Rifugio Italia KJ2 in Ucraina. Il Rifugio ospita circa 400 animali salvati da Andrea da varie condizioni di maltrattamento o abbandono, un esempio per tutti in una terra che risolveva il randagismo uccidendo gli animali. Andrea ha vissuto un grande dramma già nel 2015 quando ignoti incendiarono il Rifugio, che allora ospitava principalmente cani e gatti, e molti di loro persero la vita carbonizzati.
Già allora Andrea non si arrese e con amore e forza d'animo ricostruì il Rifugio che oggi si è ampliato ospitando non solo cani e gatti ma moltissimi altri animali, i cosiddetti "animali da reddito".
Il dramma della guerra
Ora un altro dramma incombe sul Rifugio, l'incubo della guerra con la responsabilità di 400 anime da salvare. "Stamattina il cielo intorno al Rifugio era rosso, continui spari di artiglieria durante anche la notte, non si riesce a dormire, ho visto 15 minuti fa un colpo di artiglieria cadere lontano dal Rifugio ma l'odore della polvere da sparo lo sentivo benissimo".
Andrea ha deciso di non abbandonare i suoi animali, e su questo non c'erano dubbi, lui non li lascerebbe mai. Mentre l'Ucraina è sotto assedio, mentre tanti fuggono per salvarsi, un italiano rimane rischiando anche la propria vita per salvare gli altri. Il suo gesto è un esempio di grande amore in una terra che è sotto assedio, un messaggio di pace che fa quasi più rumore degli spari. Ma la guerra non guarda in faccia nessuno, e Andrea ha bisogno di aiuto e di non essere lasciato solo dalle istituzioni.
Per chi volesse aiutare il rifugio può farlo attraverso la pagina del Rifugio di Andrea Cisternino: www.rifugioitaliakj2.org/