sanità

Violenza sugli operatori sanitari, 211 casi negli ultimi 3 anni

Si celebra sabato la prima “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”

Violenza sugli operatori sanitari, 211 casi negli ultimi 3 anni
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Sabato 12 marzo 2022 si celebra la prima “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, istituita dal ministro della Salute, Roberto Speranza, di concerto con i ministri dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.

I dati

In questa occasione, nel condividere l’impegno educativo e culturale promosso dalle Istituzioni a tutti i livelli, la direzione della Asl 4 presenta il Progetto di sicurezza redatto per implementare la tutela dei propri operatori.

I dati raccolti nel triennio 2019-2021 mostrano infatti un aumento delle segnalazioni di atti violenti, compiuti spesso dai pazienti o, in alcuni casi, dai loro familiari:

- 48 nel 2019
- 100 nel 2020
- 63 nel 2021

Tali atti includono aggressioni verbali (37% nel 2019, 33% nel 2020, 36% nel 2021), minacce (20% nel 2019, 15% nel 2020, 21% nel 2021), gesti violenti senza contatto (9% nel 2019, 15% nel 2020, 13% nel 2021), gesti violenti con contatto (15% nel 2019, 15% nel 2020, 13% nel 2021), diffamazioni/calunnie (10% nel 2019, 9% nel 2020, 13% nel 2021), tentativi di coercizione (6% nel 2019, 9% nel 2020, 13% nel 2021), spinte (3% nel 2019, 4% nel 2020, 4% nel 2021). In diversi casi, più atti sono assegnati alla stessa persona.

Dalle segnalazioni ricevute emerge che i luoghi in cui le aggressioni sono più frequenti sono la degenza (in prevalenza Psichiatrica) e gli ambulatori (Sert, Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, Day hospital), seguiti da sale prelievi, sale di attesa e parti comuni.

La buona organizzazione del lavoro è riconosciuta come il fattore principale per ridurre l’entità degli eventi, seguita dalla richiesta di aiuto ai colleghi e alle forze dell’ordine. «In questo contesto – dichiara il direttore generale di Asl 4, Paolo Petralia – la direzione aziendale ha voluto mettersi ancora più concretamente al fianco dei propri operatori e rafforzarne la tutela attraverso il “Progetto di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti degli Operatori sanitari e socio-sanitari in Asl 4”, che prevede di attuare, da quest’anno, una serie di puntuali interventi di sicurezza sul piano strutturale, logistico, organizzativo e formativo-culturale».

 

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