Il libro di Gianna Ammenti viaggia sulle due ruote
Ha appena pubblicato un libro benefico dal nome “Galeotta fu la zampa” e lo presenta con il kamishibai, una piccola valigia di legno che nasconde una magia: aprendola si trasforma in un teatrino e quello che suscita negli occhi dei piccoli spettatori è lo stupore.
Chiavari. E’ un vero e proprio vulcano di idee, Gianna Ammenti, educatrice della scuola dell’infanzia con la passione per le bici. Ha appena pubblicato un libro benefico dal nome “Galeotta fu la zampa” e ha un modo particolare per presentarlo, lo fa con il “kamishibai" , una piccola valigia di legno che nasconde una magia: aprendola si trasforma in un teatrino e quello che suscita negli occhi dei piccoli spettatori è lo stupore.
Il kamishibai, una forma di teatro itinerante
Al suo interno si susseguono pagine illustrate, senza testo. Le parole sono dietro, visibili solo al narratore. I bambini restano incantati e meravigliati, cosa strana sapendoli sempre impegnati a visionare immagini colorate e in movimento. Il ritmo di lettura calmo e pacato li incanta. Il kamishibai nasce come teatro itinerante e viste le sue ridotte dimensioni può essere facilmente trasportato e può prendere vita ovunque, in un parco, in una piazza o anche in luoghi chiusi come una scuola, una biblioteca.
E Gianna, appena può, sale in sella alla sua bici, e va.
Un libro omaggio al ciclista Gastone Nencini e al suo cane Dick
Ma ritorniamo al libro: l’idea è nata per caso all’interno della Ciclo Officina B, associazione in cui è iscritta:
«Abbiamo unito la sua passione per i bambini con la mia per le bici - spiega Fabio Di Carlo, presidente dell’associazione - ed è nata l’idea di creare una serie di semplici racconti con i piccoli lettori, legati ad alcuni personaggi del ciclismo. E questo primo libro è dedicato a Gastone Nencini e al suo cane Dick».
Un lavoro del quale la famiglia del noto ciclista è rimasta entusiasta. Preziosa la collaborazione nata con l’artista e illustratore Maurizio Baggio, cognato di Gianna. La storia verrà fatta conoscere anche, appunto, attraverso il teatrino a due ruote. E ha uno scopo benefico: i primi libri venduti sono andati al progetto “Uovo del cuore” de l’Agorà di Lavagna, poi andranno al Centro Pace di Assisi, associazione dell’Umbria, regione nativa di Gianna, e ad altri ancora.
E spunta un appello:
«Vorremmo tradurre la storia in lingua ucraina, chi ci aiuta?».