Gruppo PD in Regione: «Sì a Commissione Antimafia, ma si cominci col recuperare i beni confiscati»
Il Partito Democratico accoglie con favore la presa di posizione di Toti, ma preme per interventi decisi
Il gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria risponde alla proposta, arrivata nelle scorse ore dal Presidente della Regione Toti e dalla sua vice Sonia Viale, dell'istituzione di una Commissione Antimafia regionale. Il tutto alla luce delle molte inchieste sulla criminalità organizzata che coinvolgono la Liguria ed anche nello specifico il Tigullio.
PD: «Sì ad una Commissione Antimafia Regionale»
«Massima disponibilità da parte del Pd a condividere la nascita e la composizione di una commissione per l’osservazione del fenomeno mafioso in Liguria e per sostenere i processi di prevenzione in materia legislativa, formativa e amministrativa, come hanno proposto ieri il governatore Toti e la vicepresidente Viale su suggerimento del senatore del Partito Democratico Giuseppe Lumia».
«Si cominci però a far funzionare gli strumenti che già ci sono»
Così esordisce in un comunicato di questi minuti il gruppo del Partito Democratico in Regione, ma c'è un ma: «Ma sarebbe importante che la Giunta regionale facesse anche funzionare ciò che già esiste in termini di contrasto alla criminalità organizzata, altrimenti quanto detto ieri in Commissione Antimafia rischia di rimanere solo una dichiarazione d’intenti. Tanto per fare qualche esempio il tavolo ligure della legalità si è riunito solo una volta. Mentre l'osservatorio sulla criminalità organizzata non si è mai costituito; anzi è stato sostituito dall'osservatorio sulla sicurezza urbana. Molto importante è anche il capitolo sui beni confiscati alle mafie».
Su questo il Pd apprezza le dichiarazioni di intenti di Toti, ma chiede concretezza: «Cogliamo con favore il passo in avanti fatto ieri da Toti su quest’argomento, quando ha precisato che la Regione Liguria mira a sostenere progetti per il riutilizzo di tali beni. Il Partito Democratico chiede da tempo che venga finanziato il fondo investimenti per l’utilizzo dei beni confiscati. In questo modo, infatti, non solo si aiuta concretamente il territorio mettendo a disposizione nuovi immobili ristrutturati e pronti a essere utilizzati, ma si lancia anche un segnale forte contro la criminalità. Quindi torniamo a chiedere alla Giunta regionale di finanziare il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie».
Per il Pd è tempo di passare dalle parole ai fatti, e prendere sul serio la minaccia mafiosa
«È importante, come è accaduto ieri, che si riconosca che in Liguria ci sono organizzazioni criminali e che si sia in presenza di infiltrazioni mafiose - conclude il comunicato del Partito Democratico -. Quando, nel 2014, la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi disse che Imperia era la sesta provincia della Calabria non fu presa sul serio, anzi qualcuno la accusò persino di voler dare una cattiva immagine della città».
Oggi quel problema coinvolge ben più che la "sola" Imperia, ne è esempio principe la maxi inchiesta sulle infiltrazioni della 'ndrangheta a Lavagna.