Santa Margherita dice no ai sexy shop
Divieto anche per money transfer, lavanderie o distributori automatici, phone center, fax-internet point, sale giochi, compro oro e centri massaggi
Santa Margherita Ligure dice no a sexy shop, money transfer, lavanderie o distributori automatici, phone center, fax-internet point, sale giochi, compro oro e centri massaggi nelle sue aree cittadine di pregio.
Nell’intesa - adottata in Consiglio comunale, tra la Regione Liguria e il Comune di Santa Margherita Ligure, sentiti la Soprintendenza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Liguria e preso atto del parere favorevole espresso dalle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale, rappresentate in tutti i consigli delle camere di Commercio, Industria e Artigianato della Liguria (Ascom Confcommercio e Confesercenti) - sono indicati i parametri per le nuove aperture di esercizi commerciali in città tra fronte mare, centro storico e interno.
«Un lavoro di squadra che ha sortito un documento importante per Santa Margherita Ligure a tutela delle nostre tradizioni, delle nostre eccellenze, delle imprese e del commercio - commenta il Sindaco Paolo Donadoni che aggiunge - Ringrazio tutti per il lavoro svolto».
Entra nel dettaglio l’Assessore al Commercio Valerio Costa: «L’intenzione della nostra Amministrazione è quello di favorire un importante intervento di recupero del tessuto commerciale facendo leva sugli strumenti che il legislatore ci ha messo a disposizione con particolare riferimento alla possibilità di prevedere il divieto per l’esercizio di attività commerciali all’interno di zone o aree aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico. Nel contempo c’è la volontà di “premiare” le produzioni locali nonché la promozione dei marchi di qualità. Ringrazio i rappresentanti delle Associazioni cittadine di categoria, Regione Liguria, la Sovrintendenza, la Camera di Commercioe».
Tra le pratiche votate ieri sera in consiglio comunale anche la regolamentazione dell’utilizzo del nuovo brand turistico di Santa Margherita Ligure e il recepimento delle nuove normative regionali in materia di De.Co. estese non solo alle produzioni agroalimentari ma anche alle produzioni artigianali, tradizionali locali, nonché eventi e tecniche particolari, come ad esempio, per Santa Margherita Ligure, il merletto.
La seduta si è aperta con due momenti di raccoglimento: al Maestro Ezio Gribaudo, cittadino onorario di Santa Margherita Ligure e a Carla Rappini, storica commerciante cittadina e mamma della Consigliera Marchesini entrambi recentemente scomparsi.