"Argine dell'Entella, una devastazione": la lettera
"Gli alberi di ulivo che costeggiavano un tratto di argine sono stati tagliati alla base dalla sera alla mattina"
"Buongiorno, mi chiamo Enrica Raggio, abito a Lavagna nell'area del fiume Entella": inizia così la lettera di una frequentatrice dell'argine dell'Entella inviata alla nostra redazione.
"Vi scrivo per fare una segnalazione, magari già nota, ma per scrupolo voglio scriverlo sperando che non passi inosservata la cosa.
Percorro praticamente tutti i giorni l'argine cosiddetto "seggiun" lato Lavagna e stamattina purtroppo mi sono trovata davanti la devastazione.
Vari alberi di ulivo che costeggiavano un tratto di argine sono stati tagliati alla base dalla sera alla mattina. Sapevo che sarebbero ripresi in questi giorni i lavori propedeutici alla diga Perfigli con la motivazione della ricerca di ordigni bellici, ma non credo che tagliare degli ulivi sani abbia a che fare con ciò. Oltre al fatto di essere piante tutelate, mi sembra solo l'ennesima provocazione ai danni di quest'ambiente prezioso che andrebbe tutelato e su cui si parla di mettere un vincolo paesaggistico.
Le modalità sono le stesse dello scorso Gennaio quando un bel mattino le ruspe sono passate sopra ai campi distruggendo orti e un pezzo di argine che comunque è una testimonianza storica.
Scrivo perché mi dispiace che tutti questi abusi passino inosservati e come leciti. Trovo ingiusto che essendo lavori "promossi" dalla Città Metropolitana tutto sia lecito.
Oltretutto in un momento storico in cui il clima ci mette di fronte con prepotenza all'importanza di tutelare la terra e gli alberi. Le amministrazioni a tutti i livelli dovrebbero promuovere la tutela del territorio, non il contrario.
Nella speranza che più persone siano a conoscenza di quello che succede nella piana dell'Entella vi ringrazio per l' eventuale collaborazione".