Lavagna

Nuovo argine, Melandri: "Città Metropolitana non si ferma"

"Possibili danni strutturali al seggiun a seguito dei lavori di questi giorni"

Nuovo argine, Melandri: "Città Metropolitana non si ferma"
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A poco è valsa la proposta di vincolo sulla Piana dell’Entella e la tutela di legge a protezione dei beni paesaggistici, nonché la diffida in tal senso presentata da Italia Nostra: in questi giorni, la ripresa dei lavori, in vista della bonifica bellica, sta comportando il taglio sistematico di tutti gli alberi, anche di quelli di valore, che rientrano nella nuova delimitazione dell’area di cantiere che va dal Ponte della Maddalena ai giardini della foce.

"Come dare spiegazione diversa a tale accanimento - spiega Giovanni Melandri, portavoce del Comitato Giù le mani dal fiume Entella - se non in vista dei danni strutturali che, a questo punto, si possono prevedere riguarderanno lo stesso seggiun, in cui la bonifica bellica potrebbe fungere da cavalo di troia per deturpare seriamente l’argine napoleonico, che per oltre due secoli ha protetto la Città di Lavagna, la cui funzione potrebbe essere compromessa, giustificando i nuovi argini in cemento armato.
Nel frattempo, la Città di Lavagna, nel caso di eventi meteorologici importanti rischierà di essere alluvionata.
Ad ognuno le deduzioni del caso".

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