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Tigullio ribadisce no a gestione rifiuti condivisa con Genova

Il Levante vuole gara per timore di un peggioramento della gestione

Tigullio ribadisce no a gestione rifiuti condivisa con Genova
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Restano distanti le posizioni tra i Comuni del Tigullio e Città Metropolitana di Genova in tema di rifiuti. L'ex provincia vuole assegnare entro il 2022 il servizio di gestione integrato dei rifiuti dividendo il territorio in tre ambiti (Genovesato, Golfo Paradiso e valli del Levante e Golfo del Tigullio) ma le municipalità non ci stanno e restano sulle loro posizioni. I sindaci dei comuni d'ambito, riuniti oggi con Chiavari a coordinarli, hanno espresso la volontà di prevedere una governance condivisa, di utilizzare i criteri ambientali più innovativi e di valorizzare le iniziative virtuose già in essere nei loro territori. In pratica temono che un unico gestore peggiori il servizio laddove, ora come ora, è tagliato su misura. E rimarcano che niente o quasi si sa sui criteri di affidamento e gestione.

Il Levante vuole gara per timore di un peggioramento della gestione

"Negli ultimi mesi i comuni non sono stati adeguatamente coinvolti nell'iter e i sopralluoghi della società incaricata, Labelab srl di Bologna, sono stati effettuati solo in questi ultimi giorni e in maniera parziale - si legge in una nota congiunta diramata al termine della riunione - vista la complessità della materia e l'importanza del servizio per i cittadini, i comuni hanno chiesto un incontro al presidente Toti e al sindaco metropolitano Bucci per coordinare le modifiche in corso in Regione alla legge di gestione dei rifiuti e al nuovo appalto relativo alla raccolta che deve essere affidato per il bacino del Tigullio".

In questa vicenda una battaglia i comuni del Levante l'avevano già vinta ottenendo l'affidamento tramite gara pubblica anziché un affidamento diretto come Città metropolitana voleva inizialmente fare

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