Doppio espianto di fegato grazie ad una donatrice ultracentenaria
Non era mai successo al mondo che una persona così anziana donasse i suoi organi solidi intatti. Nella complessa operazione anche un lavagnese, Davide Ghinolfi
C'è anche un po' di Levante ligure, nel doppio espianto di fegato realizzato nella confinante Toscana diventato record mondiale grazie ad una donatrice ultracentenaria. Nello staff compare infatti anche il dottore Davide Ghinolfi di Lavagna, da tempo elemento prezioso dell'equipe di Pisa.
Un'operazione resa possibile grazie alla donazione di organi di una ultracentenaria
Ma cos'è successo? L'operazione è avvenuta la scorsa settimana nell’ospedale San Giovanni di Dio tra Scandicci e il Firenze sono stati eseguiti gli espianti, mentre nell’azienda ospedaliero-universitaria pisana gli organi sono stati impiantati in pazienti in lista di attesa.
Si tratta di un'operazione fuori dal comune per due fattori, uno per l'età della donna, è infatti la prima volta nel mondo che un ultracentenario dona organi solidi. Non ci sono almeno precedenti documentati in letteratura scientifica al riguardo e la persona più anziana che aveva donato organi aveva 97 anni.
In secondo, il tipo di operazione, si tratta infatti di una donazione controllata a cuore fermo, realizzata con l’intervento del team Ecmo (una nuova e complessa tecnica di circolazione extracorporea) mobile dell’azienda ospedaliera universitaria Careggi.
Un lavoro di squadra
Tante le persone dietro un'operazione così complessa. Il professor Paolo De Simone, direttore dell'unità operativa di Chirurgia epatica e trapianti di fegato dell'azienda ospedaliero-universitaria di Pisa ha ringraziato la famiglia della donatrice, il coordinamento locale dell’ospedale sede della donazione e l’Organizzazione Toscana Trapianti, centrale di cordinamento regionale di allocazione organi e tessuti: un grazie speciale al professor Gianni Biancofiore e alla sua equipe, alla Medicina Trasfusionale, ai servizi e reparti dell’azienda ospedaliera-universitaria che da anni partecipano al programma.
Il trapianto è stato infatti possibile grazie all’impegno di tutti i medici, chirurghi e infermieri dell’equipe. La procedura di donazione è stata condotta dal dottor Francesco Torri e dalla dottoressa Caterina Martinelli, mentre la procedura di trapianto dai dottori Davide Ghinolfi, Simona Palladino e Giacomo Menconi. Le procedure di coordinamento infermieristico sono state realizzate e sotto la guida del dottor Juri Ducci.
(foto archivio)