Chiavari

Messuti alle opposizioni sulle barriere acustiche: "Bisogna lavorare uniti"

Le dichiarazioni del primo cittadino sulla questione che sta agitando Chiavari negli ultimi giorni

Messuti alle opposizioni sulle barriere acustiche: "Bisogna lavorare uniti"
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Il sindaco di Chiavari, Federico Messuti in merito alla questione delle barriere fonoassorbenti lungo la ferrovia cittadina replica alle opposizioni: "bisogna lavorare uniti senza agitare spettri inesistenti".

Le dichiarazioni del sindaco Messuti

«Il progetto di RFI di installare barriere fonoassorbenti è un'idea scellerata che deve essere contrastata da tutti, senza distinzione. Ci aspetta una battaglia importante e mi appello a tutti i cittadini e a tutte le associazioni affinché manifestino la loro contrarietà. Ben vengano, quindi, comitati e raccolta firme anche se in anni di esperienza professionale ho riscontrato come raramente questi strumenti, da soli, siano decisivi e risolutori di fronte a colossi come le ferrovie. Occorre, quindi, agire anche giuridicamente e politicamente - sono le parole del sindaco di Chiavari, Federico Messuti - Come amministrazione abbiamo già parlato con tutti gli enti e manifestato la nostra preoccupazione. E continueremo a farlo. Siamo in contatto con i vertici regionali giustamente preoccupati anche per le ricadute turistiche. Andremo a Roma dal Ministero competente. Terremo sempre accesi i riflettori su questo piano e, non solo presenteremo le osservazioni in merito, ma ne impugneremo ogni atto relativo in tutte le sedi giurisdizionali.

Personalmente ho passato il periodo natalizio a studiare le centinaia di pagine della documentazione e a parlare con ingegneri dell’armamento ferroviario, con legali, con amministratori di condominio e con i chiavaresi. Con i tanti concittadini giustamente preoccupati per questo progetto che rischia di deturpare la nostra città».

Prosegue Messuti:

«Mi rivolgo anche ai membri dell’opposizione: non è tempo di agitare la penna ma è tempo di proporre e di fare. Non esiste una maggioranza e una minoranza. Esiste Chiavari e la sua difesa. Ho letto con rammarico le dichiarazioni dei consiglieri Giardini ed Orecchia. Come in passato, ritengono che fare domande sia l’unico compito della minoranza. Non si domandano e non dichiarano cosa poter fare ma lo chiedono agli altri. Prendono solo il comodo delle loro prerogative, dimenticano di avere doveri oltre che diritti. Forse preoccupati che eventuali successi siano imputati all’amministrazione.

Voglio tranquillizzarli: non è nostro interesse appuntarci medaglie. Abbiamo risolto in passato tante situazioni, agendo e lavorando in coerenza non solo con il nostro programma elettorale ma per il bene di Chiavari. Forse non è un concetto politico, ma del resto noi siamo civici e abbiamo a cuore solo la nostra città. E dichiarare che l’amministrazione ha convocato un consiglio comunale “solo il 19 gennaio, quando ormai sarà scaduto il termine di trenta giorni per presentare osservazioni” agita spettri inesistenti e crea panico ingiustificato. Affermazione grave e populista tanto più che il consigliere Orecchia è avvocato e sa (o dovrebbe sapere) che il procedimento vero e proprio partirà successivamente ad una conferenza dei servizi neppure ancora calendarizzata. Io continuerò ad oppormi a questo progetto, come chiavarese e come sindaco. E auspico che anche gli altri lo facciano, che mettano da parte i rancori elettorali e che attivamente agiscano. Abbiamo bisogno di tutti e abbiamo bisogno di essere uniti».

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