Una rappresentanza del Liceti di Rapallo al Parlamento Europeo
Insieme a circa 300 tra studentesse e studenti provenienti da scuole di tutta Europa, Federico Pizzorno della classe 4^ CAT e Leonardo Martini della 4^ ALS a Bruxelles
Insieme a circa 300 tra studentesse e studenti provenienti da scuole di tutta Europa, Federico Pizzorno della classe 4^ CAT e Leonardo Martini della 4^ ALS hanno preso parte agli eventi organizzati dal “Comitato 3 ottobre” presso il Parlamento Europeo di Bruxelles.
Il progetto Storie Sconfinate
La partecipazione alla giornata di approfondimento e studio è una delle attività prevista dal progetto “Storie Sconfinate” (https://storiesconfinate.org/; https://www.facebook.com/storiesconfinate) che coinvolge, oltre all’Istituto Liceti di Rapallo anche l'Istituto G. Capellini - N.Sauro di La Spezia.
"Storie Sconfinate" quest’anno è giunto alla sua seconda edizione: si tratta di un piano che ha come obiettivo l’ampliamento dello sguardo sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione, della memoria e dell’accoglienza; la sensibilizzazione e la riflessione sul fenomeno della migrazione.
Il flash mob
Giovedì 9 marzo, in Place du Luxembourg, davanti alla sede del Parlamento Europeo ha preso vita il flash mob organizzato dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Coreutico “G. Marconi” di Pesaro: davanti a loro, che guidavano l’azione cantando e danzando, più di trecento persone hanno seguito i loro suggerimenti, esprimendo il cordoglio per le vittime dei terribili naufragi e chiedendo a gran voce “Basta morti alle frontiere”.
"L’emozione di quei momenti è stata mantenuta, se non amplificata - scrivono- anche all’interno del Parlamento, dove le relazioni, le testimonianze, le riflessioni e i dibattiti si sono succeduti con grande intensità ed efficacia".
Tareke Brhane, l’anima del Comitato 3 ottobre e l’organizzatore di questa giornata, ha presenziato e guidato gli interventi di personalità di rilievo, che hanno fatto il punto sulla situazione attuale delle condizioni dei migranti; sulle criticità delle legislazioni di molti Paesi europei e sulle responsabilità dell’UE; sull’importanza economica, sociale e culturale rappresentata da questo fenomeno; sulla necessità di sicurezza e legalità da garantire a coloro che devono lasciare la loro patria; sulle prospettive e le azioni auspicabili e necessarie.
Pietro Bartolo, Hans Schoemaker, Desislava Ivanova, Juliana Santos Wahlgren e Fernando Chironda sono stati i principali relatori.
Le testimonianze di Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa, e soprattutto quella di Wahid Hasan Yousef, che nel naufragio del 10 ottobre 2013 perse quattro figlie, hanno suscitato le emozioni più forti, perché hanno portato nella Sala Jozsef Antall del Parlamento le parole più crude e più vere, le lacrime e i sospiri ma anche l’energia e la volontà di agire, di continuare a cercare risposte e offrire collaborazione.
La parte conclusiva è stata affidata a giovani di scuole europee - belga, tedesca, francese e italiana - che hanno fatto il punto su “Missioni navali europee. Luci ed ombre delle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo.”
La tavola rotonda e il dibattito hanno stimolato ad ulteriori riflessioni.
"La partecipazione dei ragazzi del Liceti è stata attenta e intensa, e di grande responsabilità, perché saranno i portavoce, nella nostra scuola e sul nostro territorio, dell'obiettivo su cui attualmente si focalizza l’attività del Comitato 3 ottobre, ossia giungere all’identificazione delle vittime dei naufragi. Tareke Brhane e Fernando Chironda hanno concluso i lavori del 9 marzo con questo appello: occorre identificare i cadaveri in ossequio alla dignità dei defunti e delle loro famiglie; mancando un’ identificazione certa non può essere prodotto il certificato di morte, in assenza del quale, per esempio, a un orfano è negata la possibilità di essere ricongiunto con i familiari ancora in vita".
Alcune foto dell'esperienza a Bruxelles: