Morte Roberta Repetto, depositato l'atto di appello avverso alla sentenza di primo grado
Il comunicato diffuso dalla sorella Rita
«È stato depositato, da parte della Procura della Repubblica, l’atto di appello avverso alla sentenza che ha visto condannati per omicidio colposo Paolo Bendinelli e Paolo Oneda e assolta l'imputata Paola Dora. La famiglia Repetto rinnova piena fiducia nelle Istituzioni, certa che Roberta avrà giustizia».
Questo l’annuncio diffuso nella mattinata di oggi, martedì 4 aprile, tramite un post su Facebook, da Rita Repetto, sorella di Roberta Repetto (nella foto), la 40enne che, a causa dell'asportazione di un neo al Centro Anidra di Casali di Stibiveri (Borzonasca), ha sviluppato un melanoma e ha perso la vita all'ospedale Policlinico San Martino il 9 ottobre 2020.
Una volta depositate le motivazioni della sentenza di primo grado sul processo riguardante la sua morte, la famiglia di Roberta aveva annunciato l’intenzione di procedere con il ricorso in Corte d’Appello.
Le motivazioni della sentenza di primo grado
La sentenza di primo grado ha visto condannati a 3 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio colposo il guru Paolo Bendinelli ed il medico Paolo Oneda, assolta invece la psicologa Paola Dora dall'accusa di omicidio volontario. Nel documento di 69 pagine, il giudice dell'udienza preliminare Alberto Lippini spiega che la responsabilità di Bendinelli e Oneda è colposa e non dolosa perché «non vi sono riscontri in atti circa il fatto che i due imputati si fossero rappresentati la morte di Roberta Repetto come probabile evento successivo all’iniziale condotta di asportazione del neo». Seppur vi sia stata «una incredibile sottovalutazione del rischio» da parte dei due imputati, nonostante «i ripetuti segnali» provenienti dalla Repetto circa le sue condizioni di salute, «i sintomi che la stessa mostrava - viene sempre scritto nel fascicolo - non potevano in alcun modo far pensare che la stessa sarebbe deceduta in conseguenza dell’asportazione del nevo, anche in considerazione del fatto che Roberta Repetto, fino al momento del ricovero in ospedale, ha continuato regolarmente tutte le molteplici attività nelle quali era impegnata».