Superbonus, Ghio: “Votato contro alla Camera al Decreto crediti"
Il decreto cancella in un sol colpo il Superbonus in edilizia: "Eliminare all'improvviso questa misura vuol dire fermare almeno 100.000 cantieri e lasciare a casa centinaia di migliaia di lavoratori"
“Oggi (martedì 4 aprile, ndr) alla Camera, insieme al Gruppo del Partito Democratico, ho scelto di votare contro il Decreto crediti che cancella in un sol colpo il Superbonus in edilizia. La scelta di non votare a favore è dettata dalla mancata condivisione del metodo di un Governo che ha cambiato integralmente le regole del Superbonus in corsa. Certo, occorreva aggiustare il tiro, ma solo dopo un confronto preventivo con parti sociali e imprese e con un'impostazione graduale, che non andasse a incidere sulla vita di tante famiglie italiane, abrogando di getto una misura che ha consentito di uscire dalla crisi post pandemica creando tanti posti di lavoro e ha consentito a tante famiglie che non avrebbero mai potuto permetterselo di riqualificare energeticamente le proprie abitazioni”, così la deputata ligure del Partito Democratico Valentina Ghio dopo aver votato contro il Decreto crediti alla Camera.
“Come fa il Governo, che peraltro lascia nel frattempo 19 miliardi di crediti incagliati, a non capire che eliminare all'improvviso questa misura vuol dire fermare almeno 100.000 cantieri e lasciare a casa centinaia di migliaia di lavoratori? Con i nostri interventi abbiamo provato a modificare l'iniquità della misura e alcune nostre proposte sono state accettate come il mantenimento del credito per le case popolari, per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per le aree terremotate del centro Italia. Ma altre azioni importanti, come il mantenimento della cessione del credito per le famiglie fino a 40.000 euro di reddito, sono state completamente ignorate. Con questa azione affrettata e non accompagnata da un percorso graduale il Governo ha scelto ancora una volta di contrastare la transizione ecologica, di aumentare le disuguaglianze senza peraltro favorire la crescita”, conclude Ghio.