Si riaccende una speranza contro la chiusura del nuovo tribunale

La battaglia si può riaprire grazie a un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo, che parte dal comune di Mistretta, in provincia di Messina

Si riaccende una speranza contro la chiusura del nuovo tribunale
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Quattro anni dopo, il 13 settembre 2013 data di chiusura del tribunale di Chiavari, la battaglia può essere riaperta grazie al comune di Mistretta in provincia di Messina.

Allo studio un ricorso per il nuovo tribunale chiavarese e le strutture giudiziarie abolite dalla riforma

La riforma della Geografia Giudiziaria, dopo questo lungo lasso di tempo, è rimasta indigesta non solo a Chiavari ma anche in tutta Italia. Non solo Chiavari, e il nuovo tribunale di via al gasometro costato oltre 14 milioni di euro. Interessati anche altri 31 comuni italiani in cui sono stati cancellati i rispettivi distretti giudiziari. Dal comune di Mistretta, nella provincia di Messina, si è riaccesa una piccola speranza. Rivolgersi alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, ed eliminare la riforma voluta dal Ministro di Grazia e Giustizia dell’epoca, Anna Maria Cancellieri.

Convocata una riunione a Roma a metà settembre

Ogni rappresentante di ogni tribunale cancellato si è recato a Roma, due settimane fa per spiegare la nuova situazione.  «Il sindaco di Mistretta ha convocato a Roma una riunione – ha spiegato il presidente del comitato “Salva il tuo tribunale”, l’avvocato Gabriele Trossarello -. Nelle prossime settimane, un tecnico valuterà il ricorso da presentare e la sua fattibilità. Per noi questo fatto tiene una fiammella accesa e viva, poiché c’è ancora la possibilità di ribaltare la situazione. Politicamente sanno che ci sono ancora 31 Comuni contrari a questa riforma».

La cancellazione del nuovo tribunale di Chiavari non ha portato i "vantaggi" che la Riforma doveva dare

Da dimostrare, quindi, il fatto che la riforma non ha portato vantaggi economici, per la diminuzione dei costi delle strutture giudiziarie italiane, e vantaggi relativi all’efficenza della giustizia. «Portare in discussione in Europa la riforma, è un’occasione per sottoporre alla Corte i disagi della Riforma e per fare il punto della situazione – ha commentato l’avvocato Nicola Orecchia, membro del comitato -. Con lo spostamento a Genova, gli svantaggi su diminuzione dei costi sono evidenti. Mi sento di confidare che tutti i Comuni si uniscano alla condivisione del ricorso per dire ciò che non va».

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