Liceti di Rapallo, mercoledì 26 aprile l'incontro con Andrea Franzoso e Daniel Zaccaro
Nell'ambito del progetto "Ero un bullo"
Gli studenti dell'Istituto Superiore Liceti di Rapallo, il prossimo mercoledì 26 aprile incontreranno Andrea Franzoso e Daniel Zaccaro, rispettivamente autore e protagonista del libro “Ero un bullo – la vera storia di Daniel Zaccaro”, nell'ambito del progetto "Ero un bullo” e vede coinvolte 15 classi e 300 studenti dei diversi indirizzi di studio della scuola.
L'incontro con l'autore ed il protagonista
Il libro racconta il percorso tortuoso di Daniel, cresciuto in un contesto famigliare difficile a Quarto Oggiaro, quartiere della “banlieue” di Milano. Gioca nei cortili delle case popolari, ama il calcio e, in campo, è più forte di tutti gli altri. Sul suo futuro da calciatore le aspettative sono alte e lui non vuole disattenderle. Tuttavia, un goal mancato durante una partita decisiva fa crollare per lui il sogno di un futuro nel mondo del calcio. Alle medie Daniel è un bullo temuto da tutti, carico di rabbia e aggressività: per poter godere del rispetto degli altri, il ragazzo sceglie di incutere paura a tutti e si convince di non dover temere nulla, neppure di commettere reati di vario genere che lo porteranno, inevitabilmente, nella dura realtà dell’Istituto Penale per Minorenni “Beccaria” di Milano. Danel pare perduto, irrecuperabile. A segnare la svolta è l'incontro con don Claudio, il cappellano del carcere. Daniel viene affidato alla sua comunità, che accoglie i ragazzi in situazioni di disagio: è così che, lentamente, impara a guardare le cose da una nuova prospettiva, grazie allo sguardo di adulti significativi che credono in lui e nelle sue capacità.
È a quella prospettiva nuova che il Liceti ha orientato il suo progetto con l’obiettivo di far riflettere gli studenti sulla necessità di assumersi le responsabilità delle proprie azioni, di valorizzare le proprie capacità e, in qualsiasi momento, di poter cambiare strada nonostante i propri limiti ed errori. Nella scuola del nostro tempo, dove la parola “inclusione” è tanto utilizzata ma non sempre ancora applicata nel modo corretto, il Progetto, coordinato dalla prof.ssa Margherita Vignoli, ha promosso i valori della solidarietà, del benessere di tutti a scuola e del rispetto dell’altro, chiunque egli sia.
Per tutti, ragazzi e adulti, la quarta di copertina del libro riporta un messaggio profondamente umano e carico di speranza:
«Ricordatevi che nella vita non esiste un copione già scritto: fino all’ultimo puoi decidere di cambiare il finale».