Lavagna

Ordinanza per la chiusura di un’attività commerciale a Lavagna, Tar annulla atto

Il Tar ha ritenuto che l’ordinanza del sindaco fosse carente di motivazioni, non essendo specificate quali fossero le circostanze ritenute concretamente ostative alla prosecuzione dell’attività svolta dal barista

Ordinanza per la chiusura di un’attività commerciale a Lavagna, Tar annulla atto
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Il sindaco di Lavagna Gian Alberto Mangiante, lo scorso anno, aveva emanato un’ordinanza con la quale dichiarava la decadenza della Scia presentata a suo tempo dal gestore di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Il Tar ha ritenuto che l’ordinanza del sindaco fosse carente di motivazioni, non essendo specificate quali fossero le circostanze ritenute concretamente ostative alla prosecuzione dell’attività svolta dal barista

L’ordinanza era motivata con la segnalazione ricevuta dalla stazione dei Carabinieri di Lavagna secondo cui il titolare dell’attività commerciale "seguiva condotte lesive dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica, nonché della morale e del buon costume". Il gestore ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale: inizialmente ha ottenuto l’istanza cautelare ed ora il giudice amministrativo si è espresso in suo favore, annullando l’ordinanza. Il Tar ha ritenuto che l’ordinanza fosse carente di motivazioni, non essendo specificate quali fossero le circostanze ritenute concretamente ostative alla prosecuzione dell’attività svolta dal ricorrente.

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