Ecco com’è la Via dei tre Parchi

Ennesima felice intuizione di Renato Lagomarsino

Ecco com’è la Via dei tre Parchi
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Una proposta per unire i parchi di Portofino, Aveto e Antola. L’idea, manco a dirlo, arriva da Renato Lagomarsino che  ha esposto il suo progetto ai responsabili dei tre enti.

Un percorso interessante

Vediamo in cosa consiste, e dove passa, la “Via dei tre Parchi”. Bisogna specificare che si tratta di un itinerario per escursionisti, lungo ma non difficile, che mette insieme, annodandoli l'uno con l'altro, sentieri in gran parte già conosciuti perché "segnati" dalla FIE.  Si parte da Portofino, si sale alle Pietre Strette, si scende a Ruta, si percorre il sentiero di crinale che passa nei pressi del santuario di Caravaggio, si arriva alla Spinarola, si scende a Tribogna e si arriva al ponte di Terrarossa.  Da qui, percorrendo la pista ciclopedonale dei Bassi, si giunge a Gattorna e si imbocca il sentiero dei Feudi Fliscani che porta a Neirone.  Poco dopo, in località Crocetta, il percorso si sdoppia: andando a sinistra si va al Lavagnola e a Torriglia, andando a destra si va in Val d'Aveto passando per Roccatagliata e Barbagelata e percorrendo, da qui, il sentiero di crinale fra l'Aveto e il Trebbia, assai più agevole dell'Alta Via e che scende direttamente a Rezzoaglio. La presenza dell'ostello a Ferrada e del posto-tappa a Barbagelata consente di spezzare entrambi gli itinerari in due giorni e di godere con maggiore tempo a disposizione le bellezze del nostro Appennino.

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