sestri levante

Andersen festival, il programma di giovedì 15 giugno

Omaggio a Calvino e il talk Odissee Mediterranee. Gli appuntamenti nel quartiere della Lavagnina

Andersen festival, il programma di giovedì 15 giugno
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L’Andersen Festival torna “in onda” giovedì 15 giugno, e riattraversa il mare: alle ore 19.30 alla Baia del Silenzio, è stata riprogrammata la talk “ODISSEE MEDITERRANEE. TRASVERSATE, MIGRAZIONI E VITE POSSIBILI”. Il Mediterraneo è uno spazio di incontro, attraversamento, contaminazione tra realtà differenti: un crocevia di idee, identità mutevoli e soggetti in movimento tra passato e futuro. In questa congiuntura, il Mediterraneo, mare di mezzo, è diventato un archivio di storie, perlopiù taciute, a volte esplicitamente cancellate dalle narrazioni ufficiali e spesso dimenticate. Sottrarre alcune queste storie di migrazione all’oblio e metterle al centro del discorso pubblico è l’obiettivo di questo incontro. Intervengono Enrico Fravega e Luca Queirolo Palmas, sociologi dell’Università di Genova ed Elisa Brivio di SOS MEDITERRANEE Italia.

Per AndersenOFF alle ore 16.00 al teatro della Lavagnina va in scena “Nel dominio dell’Incerto”, spettacolo finale del progetto Nonfacciamoneundramma laboratorio di teatro con gli utenti del Centro Diurno della Salute Mentale e del dipartimento SERT, a cura dell’associazione AEDO di Lucca e condotti da Satyamo Hernandez, attore e regista che ha lavorato per importanti realtà quali La Mama Rep. di NewYork e il Living Theatre e Abha Federica Mariano, psicologa ad approccio olistico. A seguire, alle 18:00 al parco Bruno Monti è in programma lo spettacolo di burattini “Pulcinella e l’ultimo desiderio” a cura di Teatrino Kerè. La giornata si conclude alle ore 21.30 nella Baia del Silenzio con Mario Perrotta che presenterà lo spettacolo teatrale Come una specie di vertigine - Il Nano, Calvino, la libertà, in scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello meno libero: ha un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire. Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoniteatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua, incapaci di parlare.

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