Cala il sipario sull'Andersen Festival
Il programma di oggi, domenica 18 giugno
Oggi, domenica 18 giugno, cala il sipario sulla 26ª edizione dell’Andersen Festival, che per dieci giorni ha animato Sestri Levante con oltre cento appuntamenti che hanno attraversato tanti spazi in tutta la città. Ultimo giorno ma una programmazione come sempre molto ricca.
Il programma di oggi, domenica 18 giugno
In Baia del Silenzio, alle 19 si terrà il talk di Birdmen Magazine “Brucia Tutto”.
“Brucia tutto” è il nuovo cartaceo di Birdmen Magazine: un’edizione speciale che cerca di mettere a fuoco le criticità del contemporaneo. Più di cinquanta contributor, decine di illustrazioni originali, oltre cento pagine incendiarie che raccontano il nostro presente attraverso il cinema, le serie e il teatro. Dal 2015 Birdmen Magazine raccoglie le voci di cento giovani da tutta Italia: una rivista indipendente no profit dedicata a tutte le declinazioni dell’audiovisivo. Oltre a pubblicare ogni giorno articoli e contenuti online, realizza edizioni cartacee annuali e cura progetti e collaborazioni con festival e istituzioni culturali. Tramite la sua associazione, Birdmen Magazine produce contenuti aggiuntivi per i propri soci e organizza eventi legati alle sue iniziative editoriali.
Alle 20 sul palco nell’acqua va in scena “Ancore d’aria”, orchestra di voci riconosciuta e premiata come realtà corale pionieristica e unica in Italia, con il loro “World Choral Music” da Bobby McFerrin al Prog Rock.
La fama del loro progetto nasce dall’originalità del repertorio e dalla gioia contagiosa che si sprigiona durante i concerti, in cui il gruppo, condotto da Oskar Boldre, trasporta gli ascoltatori in un viaggio sonoro raffinato, divertente e ricco di sorprese che risveglia la curiosità e la voglia di prendere parte al canto. “Ancore d’aria”, da 25 anni, rappresenta una “voce fuori dal coro”, il loro repertorio propone sonorità e generi musicali diversi. I brani, composti dallo stesso Boldre o caratterizzati da suoi arrangiamenti originali, giocano con linguaggi inventati e imitazioni strumentali. Nel loro concerto ascolteremo insolite rivisitazioni di pezzi di Bobby McFerrin, Zap Mama, Peter Gabriel, Frank Zappa, Police, ma anche King Crimson, Area, Banco del Mutuo Soccorso, Yes fino ai Gong.
Alle 21 sul medesimo palco in Baia del Silenzio va in scena Stefano Massini con “C’era una volta...”, uno spettacolo in cui riscopre per noi alcune fiabe ai più sconosciute, dei fratelli Grimm, di Andersen, Perrault, Basile e Wilde. Rimaste a lungo ignorate in un cassetto, queste fiabe sconcertanti e bellissime sono l’occasione per un viaggio fra le nostre emozioni, i nostri sentimenti, le zone d’ombra della nostra epoca complessa. In fin dei conti le fiabe da sempre sono metafore per accompagnare i più piccoli nel labirinto che li attende crescendo, fra domande, dilemmi e conflitti. Niente di meglio allora che farci trasportare in questo mondo di re, principesse e incantesimi, dove nessun dettaglio è lasciato al caso e tutto nasconde qualcosa.
Alle 22:30 in Baia delle Favole Andrea Salustri presenta in prima nazionale “As longs as it burns”.
Andrea Salustri fa parte, all’interno del circo contemporaneo, di una generazione di artisti molto singolare, che anno dopo anno conta sempre più rappresentanti (spesso rivelati e distinti dal sistema europeo circusnext) anche se rimangono rari: i pensatori. Avendo fatto studi superiori – e molto spesso di filosofia, come è il caso di Andrea – parallelamente ad una pratica artistica (danza e giocoleria), riescono a conciliare il loro duplice approccio al mondo: “sensibile” e “concettuale”. Un bambino vuole toccare la fiamma. La madre gli dice “non farlo o ti brucerai”. Avete mai incontrato qualcosa di magico nella vostra vita? Cosa considerate magico? “As long as it burns” (sino a che brucia) riflette e indaga le radici della fascinazione che il fuoco esercita sugli uomini. Lo spettacolo è il risultato di una ricerca sulle differenze forme di combustione e un’esplorazione sulla matericità del fuoco.
Per i più piccoli gli appuntamenti iniziano alle 18:30 (replica alle 20:30) in piazza Matteotti con i Carpa diem e il loro “Dolce salato”.
Lui è ingenuo, distratto e sognatore, lei è energia pura, velocità e movimento. Insieme sono come l’acqua e la farina, insieme preparano il pane in una giornata che sembra semplice e normale, proprio come il pane quotidiano, ma in realtà è magica e sorprendente, esattamente come loro due. Tulli legge a testa in giù sospeso a un palo, Vroni va in bicicletta pedalando con le mani e guidando con i piedi. Sono buffi, teneri e surreali, impastano a quattro mani e mentre attendono che il pane lieviti e si cuocia, ci regalano un viaggio nel tempo e nei sentimenti.
Ai Ruderi di Santa Caterina, alle 19:30, The Hub propone “Il pesciolino d’oro”.
C’erano una volta un pescatore e sua moglie. Una mattina l’uomo catturò un pesciolino dorato, che in cambio della libertà gli promise di realizzare ogni suo desiderio. Il pescatore, che aveva un cuore grande e generoso, lo lasciò libero senza chiedere nulla. La moglie, che invece aveva un cuore piccolo e insoddisfatto, quando seppe del pesciolino cominciò a chiedere e non riuscì più a fermarsi. Lo spettacolo prende spunto dall’antica fiaba russa di Aleksandr Pushkin, proponendo una narrazione teatrale poetica e musicale dedicata ai più piccini, ma non solo, liberamente reinterpretata e ulteriormente sviluppata con un finale a sorpresa di Fiorella Colombo, dedicato alla memoria di Lorenzo Costa con Fiorella Colombo e Giuseppe Pellegrin.
Alle 19:30 (replica alle 22) in piazza del Comune, i Pigreco Company propongono “My heart is on the table”, vincitore del Premio Emilio Vassalli 2022. Due attrici di circo esplorano il mondo delle tentazioni, dei sensi di colpa, del menefreghismo, dell’attrazione proibita e dei nostri modi di apprezzare o meno le ricchezze messe sul tavolo della nostra vita. Uno spettacolo di giocoleria ed equilibrismo con un’ambientazione casalinga, familiare, che vuole provocare delle riflessioni su come ci rapportiamo con ciò che ci manca e con ciò che desideriamo.
Un interessante esperimento di cittadinanza attiva, realizzato attraverso un percorso teatrale, replica alle 20:30 in piazza Bellotti: “Generazione Disagio Assemblamenti”. Si tratta di un’occupazione temporanea di uno spazio pubblico o comune: per ricostruire una comunità e trasformare un semplice luogo di passaggio, in uno spazio di aggregazione, rimettendo al centro la socialità e la vicinanza con chi abita o frequenta lo stesso spazio, palazzo, locale o quartiere. Il progetto nasce dalla voglia di stare insieme, di superare le barriere tra persone e costruire un’identità collettiva, in tempo di distanziamento fisico e sociale, si rimette al centro il concetto di vicinanza umana, poetica ed emotiva. Il cast invita i presenti, gli abitanti del vicinato ed eventuali passanti ad affacciarsi ai balconi o a scendere nel cortile, per partecipare ad un esperimento sociale volto a ricostruire il senso di comunità e fare il punto su norme, abitudini e ostacoli che regolano la nostra convivenza. La scommessa è: si può costruire una comunità nel tempo di un aperitivo? Con Assemblamenti di Generazione Disagio sembrerebbe di sì. Le persone che parteciperanno verranno guidate, passo dopo passo, in un processo di trasformazione da individui in collettività.
Il festival si conclude nella piazza del Comune alle 23 con i Blu Mamuth Live, un progetto musicale, elettronico dal sound tribale, di Zeffira Garrè, Lorenzo Vite e Amerigo Musi. Il loro percorso sonoro nasce più di dieci anni fa con i Zirkus Der Zeit (duo formato da Garrè e Vite), che ha salde radici nella commistione di musica vocale ed elaborazioni elettroniche. I Blu Mamuth, continuano il loro percorso con una nuova musicista, aprendolo ad un sound più emozionale che combina insieme elementi elettronici e suoni primitivi, con il supporto di proiezioni visual che accompagnano il pubblico nella storia. La sapiente attenzione per ogni suono, seguita da fasi di post-produzione accurate, crea un gioco di sensazioni, a volte “distorte” a volte distese, in cui perdersi e ritrovarsi. Un viaggio in paesaggi sonori senza confini, un tempo e uno spazio da esplorare, immaginare e lasciar fluire.
Sito web della manifestazione: www.andersensestri.it