«Un segnale di rottura con il passato nel rispetto del Tricolore: via altre bandiere dal Municipio»
Riflettori puntati sulla mozione presentata dai consiglieri comunali Marco Conti e Diego Pistacchi
Riflettori puntati a Sestri Levante sulla mozione presentata dai consiglieri comunali Marco Conti (Fratelli d’Italia) e Diego Pistacchi (Sestriamo - Forza Italia).
Le dichiarazioni
«Un segnale netto di svolta, di rottura con il passato, anche per evitare rischi di denunce decisamente spiacevoli, visto che un'amministrazione non può macchiarsi di vilipendio della bandiera nazionale. È quello che viene chiesto al sindaco Francesco Solinas e alla sua maggioranza, in particolare sul rispetto delle leggi e delle disposizioni vigenti, in passato ignorate - esordisce la nota con cui viene presentata l’iniziativa -. Per questo motivo i consiglieri Marco Conti (Fratelli d'Italia) e Diego Pistacchi (Sestriamo / Forza Italia) hanno presentato una mozione con la quale il consiglio comunale impegna la giunta a rimuovere qualsiasi vessillo, drappo o altro simbolo non istituzionale dalla facciata del palazzo municipale o da altre sedi pubbliche».
«L'esposizione delle bandiere è rigidamente normata da una legge dello Stato, da un decreto del Presidente della Repubblica e da successive interpretazioni autentiche della Presidenza del Consiglio dei Ministri - affermano Conti e Pistacchi -. Sul palazzo municipale possono essere esposti, e peraltro solo in alcune precise circostanze, unicamente il Tricolore italiano e la bandiera dell'Unione Europea. Il Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in risposta a un quesito di alcune Prefetture, ha ribadito che contravvenire a queste disposizioni può configurare il reato di vilipendio della bandiera e ha invitato i rappresentanti del Governo sul territorio a informarne gli enti locali. Siamo convinti che il sindaco Francesco Solinas saprà confermarsi garante delle leggi e del buon nome di Sestri Levante e che con la sua maggioranza sosterrà questa nostra mozione, provvedendo poi a rimuovere ogni vessillo non previsto dalla legge».