Addio alla nuotatrice olimpica Arlette Faidiga: il ricordo di Andreatta
Esule istriana, aveva nuotato i primi anni nella Chiavari Nuoto. campionessa di nuoto con molti record nel cassetto, tra i quali la partecipazione alle Olimpiadi di Roma del 1960

Il 23 giugno scorso è mancata Arlette Faidiga, campionessa di nuoto con molti record nel cassetto, tra i quali la partecipazione alle Olimpiadi di Roma del 1960. Esule istriana, aveva nuotato i primi anni nella Chiavari Nuoto.
Il ricordo
Oggi a ricordarla è il comandante Ernani Andreatta:
"Con qualche giorno di ritardo siamo venuti a sapere che è mancata Arlette Faidiga nota campionessa di nuoto specialmente per gli addetti ai lavori. Nata a Fiume Italia il 23 agosto 1938 era orgogliosa delle sue origini. La città è oggi chiamata Rijeka ed è in Croazia, ma per Arlette era ed è sempre stata Fiume città italiana! Lascia due figli, Ornella e Corrado mentre suo marito professore associato di psichiatria è mancato un anno e mezzo fa e si chiamava Franco Sabbatini.
Era stata soprannominata la “Principessa” per quel suo incedere a capo ritto e sguardo perso nell’infinito. Tuttavia non ha mai fatto la diva e non era presuntuosa. Ma per chi la vedeva la prima volta aveva la sensazione che la sua presenza fosse una degnazione per l’umanità presente. Naturalmente era una impressione sbagliata dato che era una persona molto seria e concentrata in tutte le cose.
Lasciò Fiume, probabilmente nel 1948, come detto sua città natale, con tutta la famiglia in seguito all’occupazione dei comunisti titini e dopo vari campi profughi a Trieste e Udine si stabilì a Chiavari, come molti altri esuli, nella Colonia Fara di allora. A tale proposito vogliamo ricordare che la ex Colonia Fara che ora si chiama Torre Fara recentemente è stata ristrutturata ad albergo a 5 stelle, e il lungomare prospicente è stato intitolato dal Comune a “Lungomare Esuli Italiani d’Istria Fiume e Dalmazia”.
A Chiavari la Faidiga ha studiato e ha cominciato a nuotare. In una estate era stata notata dal sottoscritto Ernani Andreatta mentre nuotava verso le dighe che le propose di provare a nuotare nella Chiavari Nuoto sotto la guida di Marò (al secolo Mario Ravera di Rapallo) celebre scopritore di talenti del nuoto. Per tre anni nuotò a Chiavari sotto la guida di Marò; la sua specialità era 100 metri dorso e si affacciò subito alle gare nazionali spostandosi più tardi a Genova.
A Genova concluse gli studi diplomandosi in ragioneria e pensò quindi che la cosa migliore sarebbe stata di trovare un impiego che le permettesse di lavorare e nuotare insieme. Fu lo stesso ragionamento che aveva portato via da Chiavari anche il campione di nuoto Gianni Paliaga che da Chiavari, si spostò a Torino alla Fiat.La Faidiga giunse al gruppo sportivo Fiat che era una sconosciuta o quasi. Aveva al suo attivo un secondo posto ottenuto ai Campionati Juniores del ’55 a Bologna e con un primato personale di 1’ 31” 4 non appariva nemmeno nella classifica delle migliori dieci dorsiste dell’anno.
L’8 aprile 1956 Arlette Faidiga, improvvisamente e senza cognizione, né sua né altrui, si affacciò alla ribalta del nuoto nazionale. Nel ristretto mondo del nuoto la notizia fu una specie di bomba ! Ed il rumore crebbe ancora quando, dopo soli 20 giorni che la Martinelli aveva conquistato lo stesso primato, la lanciatissima Arlette infrangeva il muro del 1’20” e diventava recordwoman Europeo dei cento metri dorso con 1’ 16” 30. Nell’occasione il suo primo allenatore di Chiavari Marò le inviò un telegramma così concepito: Congratulazioni tuo primato Marò. Anche Parodi, vice presidente Federnuoto le inviò un telegramma di congratulazioni.Nel settembre a Napoli conquistava anche il massimo titolo nei campionati assoluti e come campionessa d’Italia concludeva in bellezza una stagione di sonanti affermazioni.
Arlette Faidiga si presentava nel 1957 con un prestigio da difendere ma soprattutto con una grande volontà di ben fare e con un bagaglio di classe e di possibilità atletiche e morali tali da garantire le premesse della stagione precedente.
Ma i suoi successi nel mondo dello sport del nuoto erano appena all’inizio.
Nella monumentale piscina olimpionica del Foro Italico, si erano svolti i campionati primaverili di nuoto che hanno radunato il fior fiore del nuoto Italiano. Alcuni records, stagionali e nazionali crollarono grazie a lei. La prova di maggior rilievo è stata quella di Arlette Faidiga, allora ventiduenne, che gareggiava per i colori del gruppo sportivo Fiat di Torino stabilendo il nuovo primato italiano nei 100 dorso. La Faidiga fece segnare il miglior tempo con l’ottimo 1’ 16” 5’. Seconda classificata fu la De Marchi con 1’ 17” 8.Non si può comunque dissociare il nome della giovane recordwoman fiumana da quello del suo istruttore Usmiani, Fiumano anche lui il quale tra l’altro ricoprì per lungo tempo la carica di Commissario Tecnico della Federazione Italiana Nuoto.
Arlette Faidiga a 22 anni ha partecipato ai Giochi olimpici di Roma 1960, nei 100 m dorso, dove, uscendo in batteria, arrivò 6ª con il tempo di 1’18″5.
Due anni prima aveva preso parte agli Europei di Budapest 1958 e fu protagonista e vincitrice, sempre nel dorso, in molti Campionati Italiani.
Dal 1956 al 1959 prese parte anche a numerose staffette sia 4 x100 stile libero che 4 x 100 miste dove in queste ultime nuotava sempre nella sua specialità del dorso. Le sue compagne di staffetta, è bene ricordarle, furono : Gersinich, Baldini, Nardi, Garuti, Di Giovane, Felici, Zennaro, Beneck, Valle, Driussi, Martinelli e Saini. Nel 1957 furono battuti anche primati italiani sia nella 4 x 100 mista che nella 4 x 100 Stile libero.Ringrazio la famiglia per le informazioni fornitemi.
Ai suoi figli, Ornella e Corrado giungano le più sentite condoglianze di chi come il sottoscritto ha vissuto quell’epopea del nuoto quando Chiavari era stata definita la capitale del nuoto Italiano".
Alcune foto di Arlette: