Roberta Repetto, inaugurata la mostra a Torre dei Doganieri
La mostra resterà visitabile gratuitamente fino al 30 luglio, tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 22.30
E' stata inaugurata ieri, giovedì 20 luglio, la mostra di e su Roberta Repetto “La violenza e la manipolazione mentale” a cura di Teatri di Levante presso a Torre dei Doganieri di Sestri Levante. Il progetto SIAMO TUTTE (I) ROBERTA nasce dalla volontà di percorrere un viaggio per conoscere, capire e combattere situazioni di violenza e abuso, mentale e fisico, sulla donna.
Erano presenti il sindaco Francesco Solinas, gli assessori Giuseppe Ianni e Maura Caleffi.
La mostra
Le opere di Roberta saranno messe a disposizione dalla sorella Rita Repetto, fondatrice dell’ Associazione LA PULCE NELL’ORECCHIO, che con tenacia e amore racconta la bellezza dell'arte di Roberta. In esposizione, al primo piano della Torre, due artiste ispirate da questa tragedia hanno deciso di proporre alcune tele che affrontano prepotentemente il tema: sono Micaela Mattioli artista locale e Laura Zeni artista di fama internazionale.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti non ha potuto presenziare, ma ha inviato un messaggio. Ecco il testo:
"L'iniziativa organizzata da Carmen Falcone dal titolo 'Donne e Percorsi, teniamoci per mano' e dedicata a Roberta Repetto e alla sua terribile vicenda vuole farci riflettere e sensibilizzare sulla violenza di genere ed essere un monito contro i maltrattamenti fisici e psicologici, stimolando tutti a una riflessione.
La vicenda di Roberta, uccisa non solo per l'operazione effettuata su un tavolo da cucina senza anestesia e senza una biopsia, ma anche a causa di crudeltà e manipolazioni perpetrate a suo danno negli anni, è la storia di migliaia di donne vittime di abusi e di manipolazione. Regione Liguria ha voluto dare il suo patrocinio e sostenere il progetto
"Siamo tutte/i Roberta' che continuerà con eventi fino ad arrivare alla giornata mondiale del 25 novembre dedicata alla lotta alla violenza sulle donne, perché ancora di più oggi dopo la pandemia si sente la necessità di fare rete e contrastare ogni tipo di abuso.
Come Roberta altre donne sono ogni giorno vittime di crimini che calpestano ogni diritto, fino ad arrivare alle conseguenze più drammatiche. La violenza purtroppo avviene in diversi ambienti tra le mura domestiche, a scuola, nei luoghi dove ci si sente più al sicuro.
È pertanto essenziale prestare sempre grande atterizione ai segnali di un possibile abuso e anche iniziative legate al mondo dello spettacolo e all'arte possono contribuire a formare le coscienze. Perché la vera sfida è la prevenzione, da realizzare soprattutto sul piano culturale ed educativo. Come Regione da anni lavoriamo per non lasciare sole le donne e finanziare le attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, attraverso i centri antiviolenza, le case rifugio e iniziative di rafforzamento della rete dei servizi pubblici e privati che possano aiutare le donne anche a reinserirsi lavorativamente. Ma sempre più è necessaria la consapevolezza di tutti, donne e uomini, e la costruzione di una nuova mentalità perché la violenza di genere è sempre un problema anche culturale di fronte al quale tutta la comunità degli esseri umani deve fare la sua parte."
La mostra resterà visitabile gratuitamente fino al 30 luglio, tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 22.30.