Sondaggio Fadoi, Gratarola: «La carenza di personale è evidente ma l'assistenza non è compromessa grazie all'abnegazione dei sanitari»
Il punto dell'assessore regionale alla sanità dopo la pubblicazione di una ricerca sulla carenza di medici ospedalieri soprattutto nel periodo estivo
«Fadoi, con i suoi dati, pone ancora una volta l'attenzione su un problema sul quale stiamo lavorando da tempo consapevoli che si tratta di un'emergenza nazionale e cioè la carenza di personale».
L'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola (nella foto) commenta così la ricerca pubblicata da Fadoi - Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti sulla carenza di medici ospedalieri soprattutto nel periodo estivo.
«Il periodo estivo, con le necessarie e opportune ferie per i sanitari, esalta anche in Liguria la cronica carenza di personale medico - aggiunge Gratarola -. La situazione sconta vari fattori: dalla cattiva programmazione del fabbisogno di personale che ha origini molto lontane all'emergenza Covid che in realtà ha fatto da detonatore ad una crisi già nell'aria. A tutti i medici in servizio che, con enorme senso di responsabilità, puntano a garantire il mantenimento di tutti i servizi dei vari reparti ospedalieri e l'attività ambulatoriale va il mio personale grazie per l'impegno eccezionale che forniscono. Per cercare di sopperire alla carenza di personale le aziende sanitarie e ospedaliere liguri continuano ad indire concorsi ma, purtroppo, soprattutto per alcune specialità, si riscontra un'oggettiva difficoltà a reperire professionisti. La Liguria si è comunque attivata ed è stata la prima Regione italiana a portare a 100 euro la tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive, al di fuori dell'orario di lavoro, dei medici di pronto soccorso, provvedimento poi avvallato dal Governo. Le Regioni, però, possono trovare solo piccoli accorgimenti mentre è evidente che è solo a livello di contrattazione collettiva nazionale che si possono varare norme più importanti e sostanziose per favorire l'avvicinamento dei giovani ad alcune specializzazioni oggi più carenti ed evitare così l'emorragia dei medici del servizio sanitario».
In merito ai settori in difficoltà arriva la puntualizzazione di Alisa.
«Da una nostra analisi del documento Agenas sulla valutazione delle risorse umane negli ospedali liguri - sottolinea il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - emerge che la nostra regione ha carenze in specifici settori: medicina d'urgenza e anestesia in particolare. In generale la situazione ligure è però sovrapponibile a quella delle regioni prese come modello dal rapporto Agenas, che sono poi le nove regioni con le più alte performance del sistema sanitario nazionale».