Il sindaco Viacava: «Preziosi deve chiedere scusa»

Battibecchi tra il sindaco di Portofino e Preziosi di Assobello

Il sindaco Viacava: «Preziosi deve chiedere scusa»
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«Mi aspetto che Enrico Preziosi chieda pubblicamente scusa ai siciliani, ai genovesi, ai portofinesi e, infine, al loro sindaco». Così Matteo Viacava, sindaco del borgo, dopo le frasi infamanti di Enrico Preziosi, presidente di Assobello, società concessionaria del parcheggio del borgo, consigliere di G7, la società che lo gestisce,venerdì 20 aprile, nella sala conferenze del Miramare.

Il sindaco Viacava: «Preziosi deve chiedere scusa»

Con lui: Raimondo Montanari, vicepresidente di Assobello e presidente di G7; Stefano Montanari, responsabile del progetto di riqualificazione e ampliamento del silos tanto conteso. Qui, con quella che Viacava definisce: la tecnica poco virtuosa, dell’ingenerare sospetto, «Ha rovesciato fango su me, quale sindaco e pubblico ufficiale rappresentante di una comunità, di riflesso sulla mia Giunta, sui consiglieri (tutti) che hanno appoggiato il progetto, sul segretario, sui concittadini che, al momento della mia elezione, hanno votato un programma elettorale ambizioso orientato anche alla gestione diretta del parcheggio, di proprietà del Comune - ci tengo a sottolinearlo - che, dopo 25 anni, come da contratto stipulato decenni fa, ritorna, per scadenza naturale, nella nostra piena e legittima disponibilità. Enrico Preziosi ha gettato un’ombra sull’onestà morale delle mie intenzioni, del mio operato e di tutti coloro che hanno lavorato in questi mesi allo sviluppo dell’iniziativa. Le scuse, se dovessero giungere, non restituiranno certo ciò che è stato tolto alla mia persona e a quella di chi lavora in Comune insieme a me, ma potranno essere un gesto di buon senso, di umiltà, o serietà professionale, tutti elementi che sono venuti completamente a mancare. Preziosi ha dichiarato pubblicamente che le scelte del sindaco Viacava sono finalizzate a: “difendere interessi occulti”; “dovute o a un consulente cretino o a interessi personali”. Riferendosi all’operato del Comune ha dichiarato che: “questa è una cosa alla siciliana, per non dire peggio” e che: “la Riviera è come Genova”; “Genova… sappiamo come funziona… no?’’ (Repubblica).

«Dimostri a questo punto - prosegue il sindaco - quanto afferma con così tanta asserzione e certezza: accuse gratuitamente rivolte sono chiacchiere di maldicenza che lasceranno segni profondi; pregiudicano, compromettendolo, il rapporto fiduciario che deve inevitabilmente sussistere tra un’amministrazione e qualsiasi soggetto che si propone come interlocutore di quest’ultima, per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali». Il 28 aprile 2017 l’amministrazione comunicava ad Assobello che, come da contratto, la concessione sarebbe scaduta a febbraio 2018 e che, maturata la scadenza, il Comune avrebbe gestito in forma diretta il parcheggio di sua proprietà.

«Guarda caso- chiosa Viacava - pur nell’evidenza degli intenti, ci si fa avanti quando dimostriamo di avere un progetto e di volerlo attuare. Comunque valuteremo anche la proposta appena pervenuta, come farebbe in qualsiasi altro caso. Mi aspetto che Preziosi chieda pubblicamente scusa ai siciliani, ai genovesi, ai portofinesi e, infine, al loro Sindaco. Scuse che se dovessero giungere, non restituiranno certo ciò che è stato tolto alla mia persona e a quella di chi lavora in Comune con me, ma potranno essere un gesto di buon senso, di umiltà, o serietà professionale, tutti elementi che sono venuti completamente a mancare».

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