Chiavari

Capolinea bus, gli interrogativi di Silvia Garibaldi

Il punto del consigliere comunale

Capolinea bus, gli interrogativi di Silvia Garibaldi
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Capolinea bus a Chiavari, gli interrogativi del consigliere comunale Silvia Garibaldi.

Il punto

«L’amministrazione di Chiavari, in questo torrido agosto, ha dimostrato una rapidità di decisione e azione nello spostamento del capolinea degli autobus che, francamente, non abbiamo visto in questioni più urgenti, o almeno che ritengo tali tipo il recupero degli spazi per il Tribunale, sui quali tutto tace - esordisce Garibaldi -. Evidentemente il triumvirato che governa la città ha urgenza di liberare gli spazi occupati dagli autobus vicini alla stazione più che reperire spazi per il Tribunale».

«Molti sono gli interrogativi che mi pongo e che porrò tramite interpellanze in consiglio comunale - prosegue il consigliere comunale - aldilà dei più immediati riflessi sul traffico, sulla vita dei poveri pendolari dell’entroterra e degli studenti di scuole distanti dal nuovo capolinea che, nell’attesa della partenza del bus, potevano accomodarvisi invece che dover attendere a fermate poco pratiche. Mi domando, intanto, se siano stati interpellati i genitori dei bambini iscritti alla materna all’Istituto Assarotti e i dirigenti scolastici del Comprensivo relativo, perché l’utilizzo dei locali necessari per gli autisti lascia perplessità sulle possibili commistioni. Ho protocollato una interpellanza in merito. Le scuole materne, nell’attesa dell’agognato ampliamento delle Mazzini, hanno perso per un anno un servizio a Sampierdicanne, non sostituito dal Comune tant’è che molte famiglie hanno portato i loro piccoli a Zoagli e Lavagna ed alcune si sono anche trasferite, non vorrei che le famiglie subissero altri disagi. Sono stati interpellati i taxisti? Se i taxi vengono spostati è un ulteriore disagio per i soggetti fragili, i disabili e gli anziani fruitori del treno per poi avere un interscambio adeguato. Sono stati interpellati i membri delle associazioni di ipoudenti che frequentano l’Istituto Assarotti nei medesimi locali, se non erro, che sarebbero riservati agli autisti? Grande interrogativo, che nasce constatando molta fretta, da parte del triumvirato Messuti - Segalerba -Canepa, nel trasferire un capolinea che non mi pare crei criticità così pressanti: cosa si vuole fare in piazza N. S. dell’Orto? Ho sentito parlare di rampe, temo molto per questa piazza che è un simbolo per Chiavari e ho paura che nascano strane idee tipo il sottopasso orrido di via Millo. Anche per questo tema ho protocollato una interpellanza».