Il punto

Luca Garibaldi: «I tagli del Governo alla sanità, mentre Toti tace»

Le dichiarazioni del capogruppo in consiglio regionale di "Partito Democratico - Articolo Uno"

Luca Garibaldi: «I tagli del Governo alla sanità, mentre Toti tace»
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«I tagli del Governo alla sanità, mentre Toti tace»: questo l’incipit del commento di Luca Garibaldi, capogruppo in consiglio regionale di “Partito Democratico - Articolo Uno”.

Il punto di Luca Garibaldi

«Servono 21 miliardi in più per mettere in sicurezza la sanità pubblica in Italia, a rischio collasso - specifica Garibaldi -. Il Governo ha appena annunciato invece un taglio di 4 miliardi e un piano di razionalizzazioni (un modo elegante per dire che saranno di meno) per esami, farmaci e posti letto. A questo si deve aggiungere il fatto che ad inizio agosto è arrivata anche la prima sforbiciata sui fondi PNRR previsti per la realizzazione degli Ospedali e delle Case di Comunità».

«Questi i numeri - prosegue il consigliere regionale - con cui stiamo cominciando a fare i conti. Verranno tagliate 414 Case di Comunità, su 1350, che non si potrebbero realizzare, per il protrarsi dei lavori, entro giugno 2026, in particolare le nuove costruzioni. 76 Centrali Operative Territoriali, su 600, per via dell’aumento dei costi e dei tempi di attuazione. 96 Ospedali di Comunità su 400, destinando le risorse ai progetti di ristrutturazione di edifici esistenti che non presentino complessità attuative».

«E in Liguria - continua Garibaldi - questo taglio dove colpirà? Quante saranno le strutture definanziate? Secondo i documenti che la Regione ha inviato al Governo ci sono 4 strutture che sono di “nuova costruzione” e che quindi rischiano di essere definanziate. Come si gestirà la situazione, visto che il Governo vuole coprire il taglio spostando risorse già destinate all'edilizia sanitaria, nei fatti rinviando interventi su strutture esistenti che necessitano di ristrutturazioni? Su tutto questo Toti, per non infastidire il suo governo amico, tace e predica ottimismo, mentre il sistema è al collasso. Negli scorsi giorni, in aggiunta, è comparsa sui giornali l'ipotesi che anche sul progetto Erzelli ci fossero dei cambiamenti significativi e che INAIL, il soggetto pubblico che deve finanziare la costruzione, potesse fare altre scelte: si è parlato di un piano B e di project financing, con il rischio che Erzelli faccia la fine del Felettino, a La Spezia, nato pubblico e poi privatizzato (e dopo anni, ancora non realizzato). Su questo tema depositerò al più presto un’interrogazione in consiglio regionale».

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