L'appuntamento

"Lavagna città che legge", l'incontro con Bruno Morchio

Martedì 26 settembre alle 17:30 presso la biblioteca civica in piazza Ravenna

"Lavagna città che legge", l'incontro con Bruno Morchio
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Proseguono gli appuntamenti nell’ambito dell’iniziativa “Lavagna incontra gli autori liguri” promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Lavagna, in collaborazione con la Libreria Fieschi, i gruppi di lettura presenti nel territorio e Arciragazzi: martedì 26 settembre alle 17:30, presso la biblioteca civica “G. Serbandini Bini”, in piazza Ravenna, lo scrittore genovese Bruno Morchio presenterà il suo ultimo libro, “La fine è ignota”, pubblicato da Rizzoli.

L’autore e il romanzo

Bruno Morchio, psicologo e psicoterapeuta, autore di numerosi romanzi, il cui genere viene definito “noir” e più precisamente “noir mediterraneo”. Ha esordito come scrittore all’inizio degli anni 2000, creando il personaggio ironico e disincantato di Bacci Pagano, un investigatore privato dai tratti unici, che si aggira per la città di Genova, protagonista di una serie di avvincenti romanzi. Altra protagonista indiscussa nei libri di Bruno Morchio è la città di Genova, i luoghi più caratteristici descritti nelle più intime contraddizioni, che si riflettono profondamente nell’umanità che egli rappresenta.

L’autore affronta spesso, nelle sue storie, tematiche sociali quali l’immigrazione, la situazione degli stranieri in Italia, la prostituzione, richiamando l’attenzione del lettore su un mondo ai margini. I temi narrativi, che contraddistinguono la sua opera, sono presenti anche nel suo ultimo libro, “La fine è ignota”, il cui titolo, come indicato nelle avvertenze per il lettore, rimanda ad uno dei gialli più intriganti del Novecento, “The end is known”, di Geoffrey Holiday Hall. In questo nuovo romanzo, l’autore dà vita ad un nuova figura di investigatore, Mariolino Migliaccio, trent’anni passati, “fottignin scotizzoso“ senza ufficio e senza licenza, appassionato di jazz e di vecchi film in bianco e nero, con una sua personale idea di giustizia, che conosce ogni angolo di Genova e sa muoversi all’interno di vicoli e carruggi dove risuona il musicale dialetto. Mariolino, un’infanzia difficile, ha frequentato il liceo classico, vive nei vicoli e, da quando la mamma Wanda, che faceva la prostituta, è stata uccisa da un cliente, ha perso tutto, tranne l’infallibile fiuto. Per questo motivo, Luigi il Vecchio, boss che gestisce una casa di tolleranza travestita da centro benessere, lo assolda per cercare Liveta, una delle “sue ragazze”, sparita chissà dove. Non mancheranno i colpi di scena, che, in ultimo, chiariranno il tarlo che rode il protagonista. «Ma c’è un tarlo ancora più fastidioso che mi rode: in questa sarabanda di bugie, mezze verità, omissioni ed equivoci, qual è il mio ruolo? Cosa si propone di ottenere Luigi dalla mia indagine?». Al fianco di Mariolino incontriamo personaggi classici, come l’ispettore Tonino Spaggiari, tipici, come il ristoratore Steva o affascinanti, come il suonatore di violino zingaro Anghel, suo amico e informatore occasionale. Le pagine scorrono veloci in una lettura emozionante che appassiona e coinvolge il lettore.

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