Parco di Portofino a tre Comuni, il Movimento 5 Stelle dice no
"Contrario agli interessi del territorio e a quanto approvato dal Parlamento Europeo" lamenta il deputato Roberto Traversi
“Ingabbiare la futura perimetrazione del Parco nazionale di Portofino a soli 3 comuni, rispondendo unicamente a logiche di politica locale non solo va contro gli interessi del territorio, ma disattende da un lato quanto approvato dal Parlamento Europeo con la "Nature restoration Law" e dall’altro le indicazioni fornite dall’Ispra. Ricordiamo infatti che il 12 luglio 2023, l’Ue ha approvato una legge che ha l'obiettivo di ripristinare il 20% delle aree terrestri e marine dell'Unione entro il 2030. Estendere il Parco a Rapallo, Zoagli, Chiavari, Coreglia, oltre che a Camogli, Santa Margherita e Portofino, rappresenta un’opportunità di tutela per un territorio unico e fragile come quello di buona parte del golfo del Tigullio e una possibilità di far affluire risorse e progettualità per la cura e lo sviluppo del territorio, oltre a perseguire gli obiettivi della norma europea”.
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Così il deputato del M5S Roberto Traversi in un'interrogazione appena depositata, nella quale chiede al Ministro dell’Ambiente se non ritenga opportuno, anche al fine di evitare un’ulteriore battaglia legale, “accogliere le istanze dei 7 comuni nel rispetto di un’identità naturalistica ed ecologica e continuità territoriale, ampliando la perimetrazione in linea, peraltro, con un eventuale aggiornamento della proposta tecnica di perimetrazione e zonizzazione redatta dall’Ispra”.
“Il Ministro Pichetto Fratin intende forse proseguire nel solco della proposta restrittiva richiesta dalla Regione Liguria? Quali sarebbero in questo caso i nuovi confini del Parco Nazionale? E poiché tale restrizione territoriale e amministrativa comporterà una riduzione della copertura economica, a quanto ammonterà?”.