il processo

Uccise la sorella, domani la sentenza per Alberto Scagni

Difeso dall'avvocato Alberto Caselli Lapeschi e dal legale chiavarese Mirko Bettoli

Uccise la sorella, domani la sentenza per Alberto Scagni
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È atteso per domani venerdì 29 settembre il dispositivo del processo di primo grado contro Alberto Scagni, accusato di aver ucciso la sorella Alice con 24 coltellate il 1° maggio 2022 sotto la sua casa di Genova Quinto.

Nel pool difensivo dell'imputato, oltre all'avvocato Alberto Caselli Lapeschi che si è preso carico della discussione, l'avvocato chiavarese Mirko Bettoli, che ha curato l'istruttoria del processo.

Caselli Lapeschi e Bettoli hanno chiesto di riconoscere il vizio parziale di mente di Scagni e di concedere lo sconto di pena per il rito abbreviato. "Gli elementi in possesso consentono di escludere la premeditazione del fatto - ha arringato il legale - o l'aggravante dell'inganno o della crudeltà: il sacchetto in cui è stato messo il coltello aveva la sola funzione di trasportare l'arma, mentre la vittima ha perso conoscenza subito dopo essere stata colpita. Era inoltre del tutto fortuito il fatto che fosse proprio la sorella, e non il cognato, a portare fuori il cane quella sera".

La difesa ha dunque chiesto per Scagni una pena che consenta il recupero del condannato; il pubblico ministero Paola Crispo invece, contestando la premeditazione e l'aggravante della crudeltà, ha chiesto la pena dell'ergastolo. Domani la sentenza.

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