La vicenda

“Mugugni di Chiavari”, la replica di Messuti: "Mai usati soldi pubblici"

Al centro le dichiarazioni di Davide Grillo e del sindaco Messuti

“Mugugni di Chiavari”, la replica di Messuti: "Mai usati soldi pubblici"
Pubblicato:
Aggiornato:

“Mugugni del Comune di Chiavari”, prosegue il caso.

Le dichiarazioni del sindaco Federico Messuti

«Mi rivolgo ai moderatori dei Mugugni del Comune di Chiavari chiedendo loro di riprendere l’attività e di svolgerla con la dovuta attenzione e serietà che per tanti anni hanno contraddistinto questo spazio virtuale - dichiara il sindaco di Chiavari, Federico Messuti -. Sono consapevole della fatica e del continuo rischio di essere denunciati penalmente per diffamazione, rischio a cui sono sottoposti tutti i giornalisti e chi quotidianamente gestisce i mezzi di comunicazione. La libertà del singolo finisce dove inizia quella degli altri: questo è un principio cardine della democrazia».

«L’amministrazione di Chiavari non è pertanto responsabile della decisione presa in autonomia da chi gestisce i Mugugni - prosegue il primo cittadino -. Nessuno ha mai voluto impedire ai moderatori di svolgere il proprio lavoro e nessuno ha mai chiesto la chiusura del gruppo, contrariamente a quanto afferma Davide Grillo. La prima violazione delle regole dei Mugugni è stata fatta proprio da Grillo, esponente dei grillini, non presente in consiglio comunale, che ha monopolizzato il gruppo Facebook pubblicando i suoi comunicati stampa, diffondendo fake news e dando avvio a campagne di odio e di diffamazione a cui si sono accodati dei simpatizzanti. Ne è prova il comunicato stampa di oggi in cui lo stesso Grillo scrive che l’amministrazione comunale usa risorse pubbliche per fare querele nei confronti dei moderatori dei Mugugni. Una palese falsità. Non sono mai stati utilizzati soldi pubblici per questo scopo, bensì risorse personali dei singoli soggetti danneggiati. Grillo confonde la libertà di diffamare, sanzionata dal codice penale, con la liberà di pensiero, parola e opinione che per noi è sacra e sarà sempre difesa in ogni sede. Di certo la menzogna usata come arma politica non avvicina le persone alla cosa pubblica. Confido che Grillo possa smentire l’ennesima falsità dichiarata».

«Infine - conclude Messuti -, invito i cittadini ad utilizzare i canali messi a disposizione dal Comune per segnalazioni, lamentele o suggerimenti, contattando gli uffici o prendendo direttamente un appuntamento con me. Sono sempre disponibile ad ascoltare e a ricevere chiunque».

Le precedenti dichiarazioni di Davide Grillo

«A Chiavari purtroppo si respira una brutta aria, tutto è iniziato poco dopo l'insediamento della nuova giunta, tra i primi atti è stato modificato il regolamento per i dipendenti comunali dove è stata introdotta la norma che vieta ai dipendenti di rendere pubblici con qualsiasi mezzo, commenti e informazioni che possano ledere l’immagine dell’amministrazione - ha esordito Davide Grillo -. Questa, di fatto, ha messo un bavaglio a chiunque senta l’esigenza di esprimere un suo parere in merito alla parte politica dell’amministrazione».

«Oggi - ha continuato Grillo - il gruppo social “Mugugni del Comune di Chiavari”, attivo da ben 11 anni, ha gettato la spugna in quanto l’amministrazione li ha messi nel mirino ed ha iniziato a querelare gli amministratori, rei di non riuscire a contenere i commenti dei cittadini. Questi tipi di gruppi social esistono in tutti i Comuni d’Italia ma non mi risulta che questa situazione si sia verificata altrove. Era un gruppo scomodo per l’amministrazione di turno, perché è giusto ricordare che lo stesso trattamento veniva riservato anche per le precedenti amministrazioni ma sicuramente era l’unico modo per i cittadini per farsi ascoltare, molte segnalazioni venivano lette dall’amministrazione e trovavano un riscontro reale e le situazioni venivano risolte. Purtroppo sono lontanissimi i tempi del dialogo, il Sindaco Di Capua dialogava con in cittadini siano stati essi a favore o contro il suo operato. Purtroppo adesso questo non succede più, non si registrano confronti pubblici con i cittadini e non si registrano dibattiti pubblici sui temi che impattano la nostra città e chi è contrario viene tacciato.

I regnanti si nascondono e non amano le critiche che cercano di mettere a tacere a colpi di carte bollate, tra l’altro gli avvocati li paghiamo noi con le tasse sottraendo risorse ai bisogni dei cittadini.

Come la mettono gli assessori e i consiglieri comunali che in più occasioni si sono definiti liberal-democratici? Ritengono che Chiavari sia un paese libero oppure sia un Regno dove nessuno può esprimere il proprio giudizio? Chiedo ai cittadini di fermarsi un secondo a riflettere e di porsi una banale domanda, “Se domani avessi qualche problema con l’amministrazione potrò difendermi liberamente?”»

«Ho lanciato una campagna di raccolta fondi - ha concluso Grillo -, raggiungibile a questo indirizzo https://gofund.me/4e35bdf1 , a favore degli amministratori della pagina dei Mugugni in quanto credo fortemente nella libertà di espressione, allo stesso tempo condanno fermamente tutti quei commenti che possano ledere la dignità delle persone ed invito i cittadini a mantenere un linguaggio adeguato che possa favorire il confronto e non lo scontro».

La rettifica

A seguito del comunicato dell'amministrazione comunale, lo stesso Davide Grillo ha risposto scusandosi per l'imprecisione nel passaggio relativo all'utilizzo di soldi pubblici. "La mia affermazione è errata - scrive Grillo - l'amministrazione in questo caso, sembra non aver utilizzato risorse comunali".

Seguici sui nostri canali