Sestri Levante

Federica Angeli e il figlio Lorenzo hanno incontrato gli studenti del Natta Deambrosis

Nella mattinata di oggi, lunedì 6 novembre

Federica Angeli e il figlio Lorenzo hanno incontrato gli studenti del Natta Deambrosis
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Non voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie e scegliere di stare dalla parte della legalità. In estrema sintesi, è questo il messaggio lasciato nella mattinata di oggi, lunedì 6 novembre, agli studenti dell’istituto “Natta Deambrosis” di Sestri Levante da Federica Angeli e da suo figlio Lorenzo Coluzzi.

L’incontro

Angeli, giornalista del quotidiano “La Repubblica”, da dieci anni vive sotto scorta per aver denunciato il sistema mafioso presente a Ostia, località nella quale lei vive. Dal 2018 anche i tre figli della cronista devono condividere la loro quotidianità con gli agenti delle forze dell’ordine per le minacce di morte ricevute anche da loro. Tante le domande che gli studenti hanno rivolto a Federica e Lorenzo.

«La mia vita è cambiata il giorno in cui ho scelto da quale parte stare. Tutto ruota intorno ad una scelta nella vita. Se si vuole stare da una parte piuttosto che dall'altra, se ne pagano le conseguenze - ha detto Angeli -. Io scelsi di denunciare ai carabinieri i fatti di cui ero stata testimone, come cittadina e come giornalista, attraverso le mie inchieste. L’ho fatto pensando ai miei figli perché non potevo pensare di costringerli ad abbassare la testa e a chiudere gli occhi tutta la vita».

La vita di Angeli è cambiata in poche ore:

«Dal giorno dopo la denuncia vivo sotto scorta, perché in quarant'anni di comando sul territorio da parte di queste famiglie, nessuno le aveva mai denunciate. Oggi posso dire che da quel giorno è iniziata la mia battaglia e dopo cinque anni, quando non mi credeva nessuno e l'opinione pubblica pensava che io volessi solo diventare famosa attraverso l'invenzione di una presunta mafia romana, piuttosto che esclusivamente relegata al meridione, sono cambiate molte cose. La prima è che sono stati arrestati per mafia numerosi componenti del clan, la seconda è che i miei concittadini hanno rialzato la testa, vedendo che io non mi sono mai spostata, non ho lasciato la mia Ostia. Hanno preso coraggio e via via hanno iniziato anche loro a denunciare. E laddove gli è servita la mia mano, io ci sono sempre stata».

Lorenzo, che ha 18 anni e frequenta il quinto anno di liceo, ha raccontato che, crescendo, ha avuto sempre più consapevolezza delle scelte della madre e che, pur nelle numerose difficoltà, apprezza e sostiene la scelta compiuta:

«Sono orgoglioso di un insegnamento di mia mamma, insieme a mio papà, rivolto a me e ai miei fratelli: non ci si può piegare di fronte a chi è più prepotente. Certo viviamo delle rinunce rispetto ai nostri coetanei ma riceviamo tanto nella loro testimonianza di vita».

Gli studenti del “Natta” si sono preparati all’incontro leggendo il libro di Angeli “Il gioco di Lollo” e guardando il film dedicato alla sua vicenda “A mano disarmata”. La dirigente scolastica Paola De Vincenzi ha donato a Federica e Lorenzo il “diario della legalità” che è stato consegnato a inizio anno a ogni studente della scuola sestrese, ricordando ai presenti che

«il rispetto delle regole fa bene a noi e agli altri. Ascoltare l'esperienza di chi vive sulla propria pelle la lotta alla mafia ci chiama in causa per essere cittadini consapevoli ogni giorno sul nostro territorio».

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