Depuratore, Messuti e Segalerba rispondono ad Orecchia
"Dopo sei anni, finalmente, si rende conto del danno che ha provocato a Chiavari con la scelta fatta quando ha amministrato tra il 2012 e il 2017, e ora chiede a noi di rimediare"
Depuratore, Messuti e Segalerba rispondono ad Orecchia.
Spiega Antonio Segalerba, presidente del consiglio comunale:
“L’ex assessore Nicola Orecchia e la sua giunta hanno approvato il 24 febbraio 2017, insieme a 67 Comuni, il progetto per realizzare sulla spiaggia del Lido, alla foce dell’Entella, un depuratore da 140.000 abitanti, esposto non solo alle mareggiate ma anche alla piena del fiume. Non ci spieghiamo perché abbiano abbandonato il progetto definitivo approvato dalla giunta Agostino per l’ammodernamento del depuratore di Preli, coperto con campi da tennis, già al servizio di Leivi e di parte di Zoagli.
Gli altri comuni tra cui Lavagna, Cogorno, Carasco avrebbero potuto realizzare nei loro territori un depuratore più piccolo risolvendo ogni problema.
Dopo sei anni, finalmente, Orecchia si rende conto del danno che ha provocato a Chiavari con la scelta fatta quando ha amministrato tra il 2012 e il 2017, e ora chiede a noi di rimediare! Noi abbiamo provato a ritornare sulla scelta di Preli, ma non è stato possibile a causa della delibera “Orecchia”. Nel 2018, con la giunta Di Capua, abbiamo potuto solo ridurre l’impatto spostando il depuratore nella parte più estrema della colmata mare, distante dalle case e vicino alla zona lavori del porto. Il nuovo progetto prevede la realizzazione di importanti difese mare, con una nuova passeggiata e un parcheggio per 820 posti per un valore di circa 30 milioni di euro. La manutenzione delle opere di difesa, peraltro necessaria per qualsiasi uso si intenda fare della colmata, sarà a carico dei 67 comuni che hanno imposto, insieme ad Orecchia, una nuova gravosa servitù alla nostra città. Si tratta comunque di un progetto di Iren, approvato da Regione Liguria e non dal comune di Chiavari. È opportuno essere consapevoli che da oltre 40 anni circa 20.000 abitanti (Lavagna e Cogorno) scaricano, senza alcun trattamento, la fogna inquinando il mare a 700 metri dalla dell’Entella. Per questo la Corte Europea ha condannato l’Italia per il mancato trattamento dei reflui fognari. Quindi il tempo è un fattore determinante di cui tenere conto”.
Aggiunge il sindaco Federico Messuti:
“Siamo felici che il consigliere Nicola Orecchia sia oggi consapevole del danno fatto alla sua città. Se intende rimediare concretamente si attivi convincendo il comune di Carasco ad approvare una delibera che metta a disposizione le aree su cui costruire il depuratore, cosa che a noi non è riuscita negli anni precedenti. Solo così saremmo disposti a lavorare su un’alternativa reale. Diversamente siamo solo di fronte all’ennesima propaganda politica, anche poco fortunata, visto che i chiavaresi alle ultime elezioni hanno relegato lui e il suo gruppo al quarto posto, dopo Bettoli e la Garibaldi”.
(Nella foto, il progetto del depuratore previsto al Lido)