Omicidio Nada Cella, Annalucia Cecere rinuncia all'interrogatorio
L'unica indagata per omicidio tramite il legale: "Estranea ai fatti"

Omicidio Nada Cella, Annalucia Cecere non si presenterà davanti ai magistrati: a rivelarlo in queste ore il suo avvocato, Gabriella Martini, che difende la donna insieme al collega di Chiavari Giovanni Roffo.
"La signora non si è sottoposta a interrogatorio - ha dichiarato il legale al Secolo XIX -. Ed è fermamente convinta che si dimostrerà totalmente estranea ai fatti. Vedremo come la Procura di Genova intenderà procedere, riteniamo che dall'atto di indagine non emerga nulla rispetto alla mia assistita".
Le indagini sul caso di Nada Cella, uccisa nel 1996 a soli 24 nello studio del commercialista dove lavorava a Chiavari, sono state riaperte in seguito alle ricerche compiute dalla criminologa Antonella Delfino Pesce e che ha messo sotto la lente d'ingrandimento appunto Annalucia Cecere, ex maestra, conoscente di Nada Cella, oggi 59enne, accusata di nutrire gelosie nei confronti della giovane per il ruolo lavorativo che le consentiva di stare vicino al commercialista Marco Soracco.
Il pm Gabriella Dotto si dice certa, dopo due anni di indagini, che sia stata proprio Cecere a uccidere la segretaria e nelle settimane scorse le ha notificato l'avviso di conclusione dell'indagine preliminare nella residenza di Boves, in provincia di Cuneo, dove vive attualmente. Gli inquirenti sono convinti che sia lei l'assassina, anche senza la prova del Dna. A lei la stessa Procura ha contestato le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi, ma non della premeditazione.
L'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato dalla Procura anche a Marco Soracco e alla sua anziana madre Marisa Bacchioni, accusati invece di false informazioni al pm e favoreggiamento.
