Lavagna, città che legge: domenica “L’uomo che cammina” di Christian Bobin
Letto da Patrizia Ercole e Patrizia Finetti, accompagnate dalla musica scritta da Andrea Basevi
“L’uomo che cammina” di Christian Bobin è un piccolo libro. Eppure in questo breve testo vi è racchiuso un tesoro sorprendente e, al tempo stesso, piuttosto semplice. Nell’uomo che cammina Bobin ci tratteggia la figura di Gesù, di cui non parla mai esplicitamente, a partire da un gesto: il camminare. La scelta di un gesto, il camminare, l’andare verso, non è casuale in quanto l’autore ci dice che “Il movimento è dare tutto te stesso”. Questa sua affermazione sottende che se noi stiamo fermi è impossibile che entriamo in comunione con qualcuno, perché il gesto del dare è un gesto che comporta movimento. La relazione con l’altro richiede questa dinamica dove il movimento diviene evento, completandosi nello sguardo, dove l’importante è che cosa io voglio vedere nel volto dell’altro, che cosa il volto dell’altro è capace di evocare nel mio volto.
Quest’uomo che cammina ha una relazione personale, faccia a faccia, con ciascuno e la sua potenza si fonda nell’autenticità del suo rapporto con ogni singolo uomo.
È questa la nuova proposta letteraria promossa nell'ambito di Lavagna città che legge, presso l’Auditorium G.B. Campodonico in Via Cavour, domenica 17 dicembre alle ore 17.00. Saranno le voci di Patrizia Ercole e Patrizia Finetti, accompagnate dalla musica scritta appositamente per questa lettura dal compositore genovese Andrea Basevi - una musica “che arriva al limite della dissonanza, della rottura: come far scorrere lentamente un dito su una ferita ancora fresca, ed è questo che la rende bella”, così l’ha descritta lo stesso Bobin – a restituire la profondità delle parole del testo.
Lo scrittore francese Christian Bobin, romanziere e poeta di grande originalità artistica, rivelato nel 1992 dal bestseller “Francesco e l’infinitamente piccolo” (Edizioni San Paolo, 1996) e noto per i suoi brevi testi in prosa, è morto all’età di 71 anni lo scorso anno. Questo recital letterario vuole essere un sincero omaggio poetico-musicale; un'ottima occasione per scambiarsi gli auguri di Natale.