politica locale

Addizionale IRPEF a Sestri, il vicesindaco Muzio: "Facciamo chiarezza per i cittadini"

"Esenzione fino 12 mila euro, invariata l'aliquota fino a 28 mila euro e adeguamenti per i redditi superiori"

Addizionale IRPEF a Sestri, il vicesindaco Muzio: "Facciamo chiarezza per i cittadini"
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L’Amministrazione Solinas in questi giorni si prepara all’approvazione del bilancio di previsione 2024 e per dovere di chiarezza nei confronti dei cittadini, il vicesindaco e assessore al Bilancio, Sandro Muzio, illustra l’adeguamento dell’addizionale comunale IRPEF parte rilevante della manovra.
Nella manovra della Giunta Solinas le persone con reddito fino a 12mila euro saranno esenti dal pagamento di tale imposta e le aliquote dei redditi fino a 28mila euro non subiranno variazioni. Per i redditi superiori a 28 mila fino a 50mila euro la nuova aliquota sarà fissata a 0,65, mentre per quelli superiori a 50mila, sarà 0,8.
L’Amministrazione deve ricorrere a queste modifiche per riequilibrare dal punto di vista strutturale il bilancio comunale e per correggere la situazione ereditata dalla precedente amministrazione.

Le dichiarazioni del vicesindaco Muzio:

“In passato esisteva solo un’aliquota uguale per tutti, che non garantiva equità in quanto, sia ai pensionati con pensione minima sia alle categorie più abbienti, era applicata la stessa percentuale. Come amministrazione abbiamo deciso di cambiare, applicando all’addizionale IRPEF il principio della progressività seguendo gli scaglioni dell’IRPEF nazionale - spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio, Sandro Muzio – Così aiuteremo le categorie più deboli mattendo ciascun cittadino nelle condizioni di poter fare la propria parte per la comunità e per la messa in ordine della città”.

“Nel 2024 il maggior gettito sarà di circa 90 mila euro, mentre nel biennio 2025-2026, in cui l’adeguamento dell’addizionale entrerà a regime, avremo un incremento ulteriore di 230 mila euro. Tali entrate - prosegue il vicesindaco Muzio - saranno utili per sanare gli squilibri ereditati e per dare copertura ai rincari delle spese correnti per i quali l’amministrazione precedente ha eroso progressivamente le risorse destinate agli investimenti e alla manutenzione di cui la città ha un estremo bisogno”.

“Per dovere di chiarezza, informiamo che la no tax area nazionale è fissata a 8500 euro, ma per tutelare le fasce più deboli tra le novità introduciamo l'esenzione dal pagamento dell’addizionale IRPEF per i redditi fino a 12mila euro; quindi un cittadino o un pensionato con reddito pari a 10mila euro, che fino allo scorso anno pagava 40 euro, da quest’anno non li pagherà più - spiega il vicesindaco Muzio – poi, sempre secondo questo principio, scegliamo di non modificare l’aliquota esistente per i redditi tra 12mila euro e 28 mila, che rimarrà invariata al 4 per mille”.

“Un adeguamento invece è stato deciso per i redditi superiori a 28 mila fino a 50mila euro, l’aliquota da 0,4 passerà a 0,65. Tale modifica però riguarderà solo lo scaglione di reddito eccedente l'importo di 28 mila euro - evidenzia Muzio - Pertanto, per un cittadino con reddito pari a 30 mila euro, per cui precedentemente l’importo pagato era di 120 euro all’anno, l’aumento sarà di soli 5 euro/annui, mentre per un cittadino con reddito di 40mila euro, che prima pagava 130 euro all’anno, l’aumento sarà di 30 euro/annui. Infine, nella logica della progressività prevediamo un'aliquota superiore per l'ultimo scaglione IRPEF, quello dei redditi superiori a euro 50 mila euro: in questo caso l'aliquota passerà allo 0,8. Per esempio, il cittadino con reddito pari a 80 mila euro, pagherà un'addizionale complessiva di euro 495 euro rispetto a 320, quindi un incremento di 175 euro, ben distante dai dati forniti dai consiglieri di opposizione”, conclude Muzio.

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