Casa del Mare a Santa, la candidata sindaco Brunetti: "Intervento tardivo. Ora serve un'idea di futuro"
"E' tempo che l'improvvisazione abbandoni il centro di comando comunale"
La candidata a sindaco di Santa Margherita Ligure, Fabiola Brunetti interviene sul tema della Casa del Mare: "Intervento tardivo. Ora serve un'idea di futuro non improvvisata".
Le dichiarazioni di Brunetti:
C'era una volta una "Casa" affacciata sul nostro porto dove, fra le altre attività, si organizzavano eventi. Eventi alla presenza di personaggi del mondo culturale che a Santa Margherita, da molti anni, non si vedono più. Questa "Casa", tutt'uno con le associazioni legate alle tradizioni marinaresche, tanto che venne felicemente battezzata a suo tempo "Casa del Mare", avrebbe dovuto rinascere nel 2018 quando il Sindaco Paolo Donadoni, a seguito di un sopralluogo (era il mese di giugno), aveva dichiarato che la previsione era quella di "restituire alla città "entro la fine dell’anno un locale rimesso a nuovo e usufruibile". Ora, anno domini 2024, la Giunta annuncia il progetto esecutivo per il restyling dell'immobile. Quasi 6 anni dopo. Senza chiarire perché in questo arco di tempo - pur a fronte della grande mareggiata - non sia stato possibile rintracciare 150 mila euro (probabilmente molti meno se gli interventi si fossero svolti prima del 2022), effettuare i lavori e riconsegnare alla città un prezioso spazio polivalente. Ci consoliamo con un "meglio tardi che mai!", esclamazione che vale anche per altri interventi tardivi di riqualificazione, ma soprattutto ci proiettiamo nel 2025 quando la Casa del Mare riaprirà i battenti. Dovrà farlo, crediamo, forte di un'identità e di una progettualità già delineate, perché è tempo che l'improvvisazione abbandoni il centro di comando comunale. La città ha bisogno di un altro approccio ai grandi temi rispetto a quello visto fin qui, un approccio che nell'acquisto di Villa Carmagnola ha forse il suo esempio lampante: prima si riversa in un sito del denaro pubblico, dopo - solo dopo - si decide cosa farne. Anticamente si sarebbe detto "mettere il carro davanti ai buoi", perché il design di uno spazio presuppone, a monte, un'idea chiara e trasparente della sua destinazione finale. Purtroppo, ancora una volta, la gestione amministrativa si è rivelata ampiamente disfunzionale, col risultato che ora si dovrà fare di necessità virtù. Nostro impegno, nelle prossime settimane, sarà quello di contattare le associazioni marinare per ascoltare quale idea di futuro nutrono sulla "Casa del Mare", a cui vogliamo garantire una rinascita che non sia solo formale o di facciata, ma reale e sostanziale. Una rinascita che la renda parte integrante del tessuto vivo del paese.