Lavagna, elezioni vicine: chi si candiderà?

Non si è ancora delineato il quadro politico a Lavagna, in vista delle prossime elezioni amministrative fissate per sabato 8 e domenica 9 giugno. Ad oggi non c'è ancora un candidato sindaco ufficiale. A differenze di altre cittadine del Levante ligure che andranno alle urne come Rapallo, Santa Margherita Ligure e Recco, tutto tace a Lavagna. Proprio nell'anno della scadenza della gestione del porto turistico e del bando di gara per l'affidamento per i prossimi 50 anni. Nell’autunno scorso, infatti, la concessione della società che attualmente lo gestisce, la Porto di Lavagna Spa, non è stata automaticamente rinnovata per decisione del Consiglio di Stato. Questo significa che alla sua scadenza, cioè quest'anno, ci sarà una gara aperta agli enti pubblici. Insomma, è innegabile che le sorti non soltanto politiche di Lavagna siano legate a filo doppio al futuro del suo porto turistico, il più grande del Mediterraneo con i suoi oltre 1500 ormeggi.

Ancora non presentato nessun programma o candidato ufficiale

Per la corsa a Palazzo Franzoni è scontata la candidatura del sindaco uscente, Gian Alberto Mangiante. Nel maggio 2019, dopo tre anni di commissariamento, Lavagna ha eletto l'attuale primo cittadino con il 27,02% dei voti.

Poco trapela dagli altri schieramenti.

Il MoVimento 5 Stelle non dovrebbe presentarsi alle elezioni. Il consigliere comunale pentastellato Daniele Di Martino sta costruendo «un progetto civico con persone della società civile».

Nel centrosinistra circola il nome di Aurora Pittau, attuale consigliera comunale di minoranza del gruppo Officina Lavagnese e presidente dell'associazione Futura.

Nel centrodestra i partiti tradizionali non si sono ancora pronunciati, forse scottati da quel che è accaduto a Sestri Levante dove nella scorsa primavera ha vinto Francesco Solinas, candidato sindaco civico di area centrodestra. Sotto i portici circola, con insistenza, il nome di Roberta Dasso come possibile candidata ma la diretta interessata, interpellata da Il Nuovo Levante, smentisce.