Liguria, Assoutenti: "Iren rimboserà i canoni di depurazione"
Ma forti criticità sulle modalità di restituzione dei soldi ai cittadini: chiesto tavolo urgente di confronto ad azienda e EGATO
Buone notizie per i cittadini dei Comuni del genovesato e del Tigullio senza depuratore. Le società idriche del gruppo Iren si sono formalmente impegnate con l’EGATO a restituire alle famiglie i canoni di depurazione riscossi negli ultimi 10 anni in alcuni Comuni della regione senza depuratore (tra cui Lavagna, Sestri Levante, Arenzano, Cogoleto, Casarza e Castiglione Chiavarese). Quanto dovuto sarà restituito agli utenti attraverso conguagli sulle prossime fatture dell’acqua nei prossimi 5 anni. Ne dà notizia Assoutenti, che da tempo sulla questione delle bollette idriche in Liguria aveva avviato una battaglia legale insieme a Onda ligure consumo e ambiente.
Buone notizie, ma anche criticità
Accanto alle buone notizie, tuttavia, si presentano non poche criticità.
“Dall’obbligo di utilizzare una piattaforma per avere l’importo dovuto anziché avere conguagli automatici, con evidenti esclusioni per gli analfabeti digitali, soprattutto gli anziani, al problema di quelle famiglie che, pur avendo pagato per anni somme di denaro per la depurazione dell’acqua, non hanno più rapporti con la società perché magari hanno cambiato residenza, ma hanno comunque il diritto di ottenere i rimborsi", spiega il presidente di Assoutenti Liguria, Furio Truzzi.
“Proprio al fine di garantire a tutti gli interessati il diritto alla restituzione delle maggiori somme pagate a titolo di canoni di depurazione, chiediamo assieme alle altre associazioni liguri dei consumatori l’apertura di un tavolo immediato di confronto con Iren e EGAto, in modo da concordare le modalità più eque e corrette per far ottenere agli utenti i rimborsi loro spettanti”, conclude Truzzi.