Vigili del Fuoco in pensione: "Grazie di tutto"
Due di loro sono state colonne portanti del distaccamento di Rapallo
È tempo di pensione per tre vigili del fuoco stimati e conosciuti nel territorio.
Roberto Lanza, Sandro Olcese ed Enrico Narizzano
Il primo è il Capo Squadra Roberto Lanza che da oggi, lunedì 1 aprile, saluta dopo 27 anni di servizio come permanente.
"Roberto è stato una persona fortemente dedicata alla meccanica dei mezzi dei Vigili del Fuoco esprimendo notevolissime e non comuni capacità nel ruolo di autista e a tutte le derivazioni che questo comporta, ad esempio, con la capacità nell’uso di macchine per il movimento terra e notevolissima manualità - scrivono i Vigili del Fuoco di Genova-. Roberto ha avuto la grande capacità di essere un punto di riferimento autorevole nel suo campo di competenza ma anche dal punto di vista umano, con una positività d’animo decisamente non comune.
Dal 1° aprile Roberto sarà totalmente a disposizione di tutte le sue donne, che, detto così, potrebbe essere frainteso e dare un’idea distorta di lui, ma lui, e chi lo conosce, sa a cosa ci riferiamo".
I restanti due vigili del fuoco arrivano da una condizione comune: essere due colonne portanti del distaccamento di Rapallo.
Il capo squadra Sandro Olcese entra nei Vigili nel fuoco nel 1997 e, da subito, svolge il ruolo di autista,
"un ruolo in cui manifesta una spiccata attitudine e guadagnando la stima dei colleghi diventando un punto di riferimento e collante del turno in cui lavora.
Diventa capo squadra nel 2018, una breve parentesi lontano, nel comando di Pavia, al distaccamento di Genova Est, per tornare a 'casa sua' nel distaccamento di Rapallo, Turno A, sino ad oggi".
Il vigile coordinatore Enrico Narizzano entra nel Corpo Nazionale, anche lui, nel 1997.
Inizialmente un breve periodo al Comando di Pavia, poi a Genova, in sede centrale e poi Genova Est per 7 anni.
Dal 2007 entra a far parte del distaccamento di Rapallo.
"Ovunque egli abbia lavorato è sempre stato stimato per le sue doti umane, la sua professionalità, l’attaccamento al suo lavoro e il forte senso del dovere. Immaginiamo anche aiutato da un cognome che, al Comando di Genova, è una mezza garanzia di qualità.
A entrambi i colleghi del Tigullio i più sinceri e non formali auguri di serenità per tutto il futuro che verrà.
L’augurio per noi, che siano riusciti, dando l’esempio, a formare i colleghi più giovani e che la loro mancanza possa essere sentita ma assorbita da chi li saprà sostituire al meglio.A tutti e tre il saluto con l'enorme affetto che meritate".