Cittadinanza onoraria a Retegui, Conti e Pistacchi replicano a Benedetti
"Ecco da che parte stanno falsità e pretestuosità"
A seguito del comunicato del presidente del consiglio comunale di Sestri Levante, Gian Paolo Benedetti, replicano evidenziando la loro posizione i consiglieri di minoranza Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) e Marco Conti (Fratelli d'Italia) sulle motivazioni che hanno portato l'Ufficio di Presidenza a non ammettere alla discussione la mozione urgente sulla cittadinanza onoraria al calciatore Matteo Retegui nel corso della seduta del Consiglio comunale di martedì 16 aprile.
La posizione di Conti e Pistacchi:
"Il comunicato del presidente del consiglio comunale di Sestri Levante, Gian Paolo Benedetti, non contiene inesattezze ma vere e proprie falsità, che ci troviamo costretti a smentire, chiedendone anche rettifica formale ai sensi dell'art.8 della Legge n.47 dell'8/2/1948 (legge sulla stampa).
Avevamo scritto che l'urgenza della mozione sulla cittadinanza onoraria a Retegui è stata bocciata "anche con incomprensibili questioni di par condicio in vista delle prossime elezioni europee". Il presidente definisce questa una “osservazione completamente falsa e pretestuosa”. E pubblica egli stesso il verbale della presidenza del consiglio comunale nel quale si dà atto, al punto c) che “sussistono – stante l’imminenza delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo – oggettive perplessità in ordine ai caratteri di indifferibilità e indispensabilità di cui alla normativa vigente”. La legge 28/2000 è esattamente quella che regola la par condicio in tempo elettorale. Quindi è lo stesso testo del signor Benedetti a chiarire dove siano le affermazioni false e pretestuose.
Al punto a) delle motivazioni, il presidente sostiene che “la mozione in oggetto non rispetta l’iter per il riconoscimento della cittadinanza onoraria, disciplinato dal vigente regolamento comunale in materia”. Il presidente dovrebbe sapere, stante la funzione che è chiamato a ricoprire, che la mozione è un atto di indirizzo, che impegna la giunta a procedere in una determinata direzione. Quindi la mozione avrebbe dato mandato alla giunta di avviare le corrette procedure. Se la strada della mozione non fosse corretta, ciò sarebbe inoltre un'ennesima contraddizione in cui cade il presidente Benedetti allorquando spiega che “potrà essere ripresentata come mozione in qualsiasi altro momento”. Considerazioni che confermano una volta di più scarsa conoscenza delle leggi e dei regolamenti che dovrebbero essere applicati con perizia ed imparzialità.
L'unico passaggio che fa effettivamente riferimento al diniego dell'urgenza, è il punto b). con cui si ritiene che “l’urgenza della mozione strida con la natura meramente simbolica del titolo onorifico in questione”. La mozione conteneva esplicita spiegazione del motivo per il quale fosse consigliabile procedere con urgenza, stante l'opportunità di giungere alla formalizzazione della cittadinanza onoraria prima della partenza del calciatore Retegui per gli Europei di calcio. Questa era una legittima e soggettiva valutazione dell'ufficio di presidenza, tanto che non si è espresso all'unanimità. Ha prevalso la scelta di non ammettere la mozione: non siamo d'accordo e ne prendiamo atto. Ma infatti abbiamo contestato – e lo ribadiamo – solo le altre motivazioni. Così come il gravissimo richiamo a non parlare con la stampa. Quando la stessa obiezione l'abbiamo sollevata in consiglio comunale, il presidente ci ha tolto la parola, aggravando la propria posizione. Ma questo sarà oggetto di specifica contestazione agli organi preposti".