Sentenza Repetto, la sorella Rita: "Per la giustizia Roberta si è praticamente suicidata"
Nella mattinata di oggi, martedì 23 aprile, la Corte d' Appello di Genova ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado
Nella mattinata di oggi, martedì 23 aprile, la Corte d' Appello di Genova ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado del caso della morte di Roberta Repetto. Gli aggiornamenti con il comunicato stampa diffuso da Rita Repetto, sorella di Roberta.
Le dichiarazioni della sorella Rita:
"Prendo atto che, per il Tribunale di Genova, mia sorella ha scelto liberamente di morire a 40 anni, con l'aiuto del dott. Paolo Oneda, e che Paolo Bendinelli non rivestiva nessuna posizione di garanzia nei suoi confronti, in quanto, per i giudici, Roberta si sarebbe 'liberamente orientata verso l'opzione per uno stile di vita naturista, che abbia autonomamente ricercato una profonda conoscenza di sé'. Sempre per i giudici Roberta poteva chiamarsi un' ambulanza, nel momento del bisogno.
Per la giustizia italiana, mia sorella si è praticamente suicidata".