Borzonasca

"Vuoto normativo su sette e manipolazione mentale", il caso di Roberta Repetto in Parlamento

La deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari ha presentato una nuova interrogazione a risposta scritta al ministro dell'Interno e cita il caso della 40enne chiavarese

"Vuoto normativo su sette e manipolazione mentale", il caso di Roberta Repetto in Parlamento
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Il caso della morte di Roberta Repetto, 40enne chiavarese deceduta nel 2020 due anni dopo che le era stato asportato un melanoma al Centro Anidra di Borzonasca, viene citato in Parlamento come esempio di fenomeno settario.

La deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari ha presentato una nuova interrogazione a risposta scritta al ministro dell'Interno e cita il caso della 40enne chiavarese

La deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari ha presentato una nuova interrogazione a risposta scritta al ministro dell'Interno, come già fatto nelle scorse settimane, parlando di "vuoto normativo" e chiedendo al Governo di intervenire. La pentastellata cita la sentenza della Corte Costituzionale che nel 1981 ha sancito l'illegittimità della norma che prevedeva il reato di plagio e rileva che "nessuna nuova specifica disciplina è stata introdotta in sua sostituzione da allora" e che "nel corso delle legislature sono state presentate diverse proposte di legge mai approvate". Ascari chiede dunque al ministro se "sia a conoscenza dei fenomeni criminali legati alla presenza nel territorio nazionale di organizzazioni settarie e quali misure intenda adottare per approfondirne conoscenza e comprensione". E ancora: "Quali iniziative legislative il Governo consideri opportuno adottare per colmare il vuoto normativo attualmente esistente in materia di manipolazione e abuso psicologico e per offrire protezione e supporto alle vittime di organizzazioni settarie, in modo da garantire la loro sicurezza e il recupero psicologico". E infine: "Quale sia l'attuale strategia del Ministro per prevenire la diffusione e l'influenza di organizzazioni settarie potenzialmente dannose nel nostro Paese e per prevenire campagne di discredito, minacce, intimidazioni e molestie sulle associazioni di tutela delle vittime delle organizzazioni settarie".

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